La Procura della Contea di Westchester, nello Stato di New York, ha deciso di non procedere penalmente contro la scuola internazionale dove a febbraio si è tolto la vita il liceale italiano Claudio Mandia. È quanto si apprende in un comunicato della polizia di Mt. Pleasant che ha indagato sul caso.
La Procura ha stabilito che non ci sono gli estremi per procedere penalmente.
Si legge nel documento.
Il ragazzo originario di Battipaglia, in provincia di Salerno, si era tolto la vita dopo quattro giorni in isolamento punitivo. I genitori, Mauro Mandia e Elisabetta Benesatto, vennero informati della morte del figlio solo al momento del loro arrivo all’aeroporto Jfk di New York, dove erano atterrati per andare a trovare Claudio e festeggiare con lui il compleanno.
Studente italiano suicida a New York, la vicenda
Claudio era all’ultimo anno di liceo alla EF Academy di Thornwood, nello Stato di New York, quando si è tolto la vita dopo esser stato per quattro giorni chiuso in isolamento in seguito all’espulsione dalla scuola per essersi fatto aiutare in un compito di matematica.
I genitori del ragazzo, Mauro ed Elisabetta Mandia, hanno avviato all’inizio di novembre una azione legale civile presso la Supreme Court della Contea di Westchester accusando il personale della scuola di comportamento inumano e gravissime negligenze che avrebbero indotto il figlio al suicidio.
La battaglia legale della famiglia
La famiglia aveva accusato in particolare la Ef Academy di Thornwood (un istituto internazionale di élite) di aver trattato in “modo disumano” il ragazzo, confinato in isolamento, in attesa di essere espulso, senza assistenza psicologica, nonostante Claudio avesse manifestato problemi di ambientamento.
I compagni avevano notato segni di ferite sul collo del ragazzo, indicatori di possibili tentativi di suicidio, e avevano segnalato la cosa alla direzione, ma nessuno era intervenuto. La procura della Contea di Westchester ha deciso tuttavia di non procedere con l’azione penale.