Opera Russa alla Prima della Scala, l’annuncio clamoroso è arrivato questa mattina ed ha fatto immediatamente discutere. Sarà l’Opera lirica “Boris Godunov” la protagonista dell’evento culturale più importante dell’anno in Italia, che come sempre sarà trasmesso in diretta esclusiva su Rai 1. L’opera di Modest Petrovič Musorgskij, su libretto proprio, è basata sul dramma omonimo di Aleksandr Sergeevič Puškin e sulla Storia dello Stato Russo di Nikolaj Michajlovič Karamzin. È la sola opera lirica completata da Musorgskij ed è considerata il suo capolavoro; oltre ad essere una pietra miliare della scuola russa ottocentesca: influenzerà in maniera non indifferente la musica europea di gran parte del Novecento. Nonostante tutto non sono mancate le polemiche di chi non avrebbe voluto un titolo russo per rispetto della guerra in Ucraina.

Opera Russa Prima della Scala, le prime reazioni

La nuova stagione al Teatro la Scala di Milano è stata presentata quest’oggi ed il sovrintendente Dominique Meyer ha dovuto subito rispondere alle feroci critiche per aver scelto l’opera russa Boris Godunov per la prima: “Non c’è niente che vada contro l’Ucraina, c’è invece uno spettacolo la cui preparazione è iniziata tre anni fa, un grande capolavoro. E, lo ripeto non sono pronto a nascondermi quando leggo Dostoevskij o Puskin”. Il sovrintendente ha continuato: “Vi do due consigli: il primo è leggere il libretto e vedere lo spettacolo, Vedrete che non c’è nessuna propaganda delle autorità russe. La Scala è stata la prima a fare qualcosa allo scoppio della guerra chiedendo a Valery Gergiev, il direttore d’orchestra amico d’infanzia del presidente della Repubblica russa di fare una dichiarazione in cui auspicava una soluzione pacifica. Non ha voluto o non ha potuto e l’abbiamo sostituito”. 

Il sindaco Sala difende la scelta della Scala

Il sindaco di Milano GIuseppe Sala ha risposto al console ucraino, che aveva chiesto ufficialmente di non mettere in scena un’opera di musica russa: “Mi sembrano polemiche mal poste. Noi siamo una città che da subito si è schierata con gli ucraini. Andare a contestare il Boris Godunov mi è sembrata davvero una cosa sbagliata da parte del console, persona che stimo. Ma certamente è una cosa sbagliata”.

La Rai mette in campo il meglio della tecnologia

L’evento culturale più importante dell’anno vedrà protagonisti il direttore musicale Riccardo Chailly, il regista Kasper Holten e un cast di cantanti straordinari capitanato da Ildar Abdrazakov. Undici telecamere in alta definizione, 45 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 15 radiomicrofoni dedicati ai solisti. Un gruppo di lavoro di 50 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video. Una preparazione che vede lo staff di regia seguire fin dalle prime prove la messa in scena dello spettacolo, e un numero crescente di addetti lavorare nelle due settimane precedenti il debutto. È l’impegno della Rai per la prima della Scala, che quest’anno inaugura la sua stagione con Boris Godunov, il capolavoro di Modest Musorgskij proposto nella sua prima versione in sette scene, presentata ai Teatri imperiali di San Pietroburgo nel 1869.

Quando va in onda

L’Opera Russa Prima della Scala “Boris Godunov” sarà proposto da Rai Cultura in diretta in esclusiva su Rai 1 il 7 dicembre a partire dalle 17.45. Lo spettacolo, con la regia televisiva di Arnalda Canali, sarà trasmesso in diretta anche su Radio 3, su Rai 1 HD canale 501 e su RaiPlay, dove potrà essere visto per 15 giorni dopo la prima. Oltre tre ore di trasmissione, completa di sottotitoli, per portare il capolavoro di Musorgskij nelle case degli italiani, perché la grande musica è di tutti, come hanno dimostrato gli oltre 2 milioni di telespettatori del Macbeth del 7 dicembre 2021.