Papa Francesco si è rivolto così questa mattina ai partecipanti dell’Executive Committee Meeting del World Jewish Congress, il congresso ebraico mondiale:
Oggi, in tante regioni del mondo, la pace è minacciata. Riconosciamo insieme che la guerra, ogni guerra, è sempre, comunque e dovunque una sconfitta per tutta l’umanità. Penso a quella in Ucraina, una guerra sacrilega che minaccia ebrei e cristiani allo stesso modo, privandoli dei loro affetti, delle loro case, dei loro beni, della loro stessa vita.
E ha aggiunto:
Solo nella volontà seria di avvicinarsi gli uni agli altri e nel dialogo fraterno è possibile preparare il terreno della pace. Come ebrei e cristiani, cerchiamo di fare tutto ciò che è umanamente possibile per arrestare la guerra e aprire vie di pace.
Durante la sessione che si è svolta questa mattina nell’Aula del Sinodo è stato presentato un memorandum che vuole riaffermare i profondi legami tra ebrei e cattolici. Per decenni, e soprattutto dopo l’adozione da parte del Concilio Vaticano II della Dichiarazione Nostra Aetate, il WorldJewish Congress è stato in prima linea nel forgiare migliori relazioni tra l’ebraismo mondiale e la Chiesa cattolica, compiendo grandi passi in avanti nell’aumentare la comprensione e nel risolvere le differenze tra i popoli.
Papa Francesco: “Dobbiamo lavorare insieme per rendere il mondo più fraterno”
Il pontefice, durante il suo intervento, ha esortato i fedeli a lavorare insieme per una maggiore giustizia:
Alla luce dell’eredità religiosa che condividiamo, guardiamo al presente come a una sfida che ci accomuna, come a un’esortazione ad agire insieme. Alle nostre due comunità di fede è affidato il compito di lavorare per rendere il mondo più fraterno, lottando contro le disuguaglianze e promuovendo una maggiore giustizia, affinché la pace non rimanga una promessa dell’altro mondo, ma sia già realtà in questo.
Poi un pensiero alla vittime della guerra:
Quanti esseri umani, creati a immagine e somiglianza di Dio sono sfigurati nella loro dignità, a causa di un’ingiustizia che lacera il pianeta e rappresenta la causa soggiacente a tanti conflitti, la palude in cui ristagnano guerre e violenze! Colui che tutto ha creato secondo ordine e armonia ci invita a bonificare questa palude di ingiustizia che affossa la convivenza fraterna nel mondo, tanto quanto le devastazioni ambientali compromettono la salute della terra. Iniziative comuni e concrete volte a promuovere la giustizia richiedono coraggio, collaborazione e creatività. E beneficiano grandemente della fede, della capacità di riporre la fiducia nell’Altissimo. La fede ci ridesta al pensiero che ogni uomo è a immagine e somiglianza dell’Altissimo, chiamato a incamminarsi verso il suo regno.