All’Assemblea di Confartigianato il presidente, Marco Granelli, ha concluso così la sua relazione rivolgendosi direttamente alla premier Giorgia Meloni:
Siamo qui per offrire la nostra forza di costruttori di futuro, confidando in un nuovo patto di fiducia tra Stato e imprese, per lo sviluppo economico e sociale del Paese.
Granelli a Meloni: “Le sue parole ci fanno sperare”
Marco Granelli, durante il suo intervento, si è rivolto all’esecutivo e ha sottolineato una “vicinanza” che può rafforzarsi con un “nuovo Governo, uscito dalle urne nel segno della stabilità politica e dell’apertura all’ascolto ed alla collaborazione con le componenti dell’economia e della società”.
Poi si è rivolto alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni:
Le sue parole ci fanno sperare in una nuova attenzione, in azioni concrete per rimuovere gli ostacoli che troppo spesso mortificano il nostro talento e le nostre ambizioni.
Manovra 2023, Granelli: “Necessità di intervenire sulla riduzione del cuneo fiscale”
Granelli ha parlato anche di tutte le sfide per le piccole medie imprese, come ad esempio quella di “ridurre la pressione fiscale” e aprire un “tavolo per la riforma del fisco”.
Sulla manovra:
Bene mantenere un intervento espansivo ma lo spazio di manovra che si delinea potrebbe, però, non essere sufficiente per affrontare le sfide che il contesto pone.
Il presidente di Confartigianato ha poi parlato dell’allarme energia, del problema di costo del lavoro e della “necessità di intervenire sulla riduzione del cuneo fiscale e contributivo che nel 2021 è pari al 46,5%, di 11,9 punti superiore alla media dei Paesi avanzati”.
Confartigianato presenta rapporto “Imprese nell’età del chilowatt-oro”
Confartigianato ha presentato all’assemblea il rapporto ‘Imprese nell’età del chilowatt-oro’ che “fotografa un habitat poco favorevole” per le imprese:
Quest’anno il caro-energia costa alle piccole imprese 23,9 miliardi in più rispetto al 2021. I rincari pesano con 18 miliardi di maggiori costi per l’elettricità e con 5,9 miliardi per il gas. Ed alla batosta del caro-bollette si aggiunge il peso della pressione fiscale: il prossimo anno cittadini e imprenditori italiani pagheranno 42,2 miliardi di maggiori tasse rispetto alla media dell’Eurozona, pari a 711 euro pro capite.