A Padova, in un fatale incidente stradale è morto un giovane calciatore di 18 anni.

La vittima, Emanuele Piccolo, era in sella ala sua moto, una Kawasaki 600, quando per cause ancora da accertare ha perso il controllo del mezzo, uscendo fuori strada. L’impatto con un albero a bordo strada è stato per lui fatale.

Il ragazzo era uno studente di scuola superiore con la passione del pallone. Emanuele infatti giocava nella squadra locale dell’US Torre Calcio e proprio in quel momento si stava recando al campo sportivo per la settimanale partita di campionato.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 14:00 a circa un centinaio di metri da casa sua, a Villanova di Camposampiero, nel padovano. Il ragazzo avrebbe perso il controllo della sua motocicletta: la dinamica esatta dell’accaduto non è ancora chiara ma pare, da una prima ricostruzione degli agenti della polizia stradale, che Emanuele abbia dapprima impattato con il suo veicolo contro un piccolo ponticello e che a causa di questo scontro si stato deviato contro un albero lì vicino.

Immediatamente sono stati allertati i sanitari del 118, ma appena arrivati sul luogo dell’incidente i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso del diciottenne. Inutili tutti i tentativi di rianimare il giovane che è morto a causa delle importanti lesioni subite dal duplice impatto.

Sul luogo dell’incidente si è subito precipitata la compagna del padre, prima del trasporto della salma in camera mortuaria. La donna ha assistito alla scena straziante della dichiarazione di morte del ragazzo, con il suo corpo steso a terra e la sua moto sbalzata in fossato pochi metri più avanti. La donna ha avvertito Nicola, il 55enne padre della vittima, che poco dopo è arrivato sul posto fra la rabbia e la disperazione. Come riporta “Il Corriere del Veneto” è la seconda volta che il signor Nicola deve affrontare la morte prematura di un familiare: dieci anni fa infatti l’uomo aveva perso la consorte, madre di Emanuele, a causa di una terribile malattia.

Gli agenti della polizia stradale si sono messi subito alla ricerca di indizi per ricostruire l’accaduto ed individuare con esattezza le cause dello schianto. Le prime ipotesi sono focalizzate sulle condizioni atmosferiche imputando nell’umidità dell’asfalto la causa di perdita di aderenza e conseguente uscita di strada del mezzo a due ruote.

Padova incidente: il ricordo di amici e compagni di squadra

Al campo sportivo di via Luxardo, l’assenza di Emanuele all’orario stabilito ha insospettito il dirigente sportivo Ivo Segafreddo che ha contattato la famiglia ricevendo la tragica notizia.

La partita di calcio ha comunque avuto luogo anche se il fischio di inizio è stato posticipato di un’ora. Al termine, anche i compagni della vittima sono stati informati della prematura scomparsa del loro caro amico. Inevitabilmente lo shock all’interno dello spogliatoio è stato forte: lo stesso dirigente sportivo ha affermato che nessuno ha potuto trattenere le lacrime per la drammatica notizia.

Gli amici e i conoscenti lo ricordano come un ragazzo solare, appassionato di sport e che si impegnava molto nello studio. Il ragazzo frequentava l’ultimo anno di scuola superiore all’Istituto Levi Ponti di Mirano, luogo nel quale era nato e doveva aveva vissuto prima di trasferirsi con la famiglia. A Giugno avrebbe sostenuto l’esame di diploma per l’indirizzo “Manutenzione e assistenza tecnica”.

Tutti hanno sempre elogiato la determinazione e la responsabilità di Emanuele, un ragazzo che ha affrontato la crudeltà della vita fin dall’età di 8 anni con la perdita dalla madre.

Il diciottenne aveva la grande passione del calcio e da tre anni militava nella squadra locale dell’US Torre Calcio. Tutti coloro che lo conoscevano in questo ambiente hanno sempre evidenziato la sua educazione, l’essere posato e mai fuori dalle righe. Grande era la sua voglia di impegnarsi e dare il massimo in campo. Tutta la società sportiva, a nome del presidente Sandro Scantamburlo, si è stretta nel dolore della famiglia.

Il giorno seguente allo stesso campo sportivo si sono svolte regolarmente altre partite riguardanti altre fasce di età, anticipate da un minuto di raccoglimento in ricordo di Emanuele. Ma in molti hanno criticato la decisione di sospendere in segno di rispetto le manifestazioni sportive di quella giornata, negata dalla Federazione calcistica a causa di “difficoltà oggettive nel recuperare le partite”.