Zeno cantautore e non solo frutto della fervida mente di Italo Svevo. Merito di Paolo Dente che, con questo nome d’arte, sta riportando l’attenzione dei media e dei giovani sul protagonista de “La coscienza di Zeno” attraverso una musica d’impatto e qualità. In occasione dell’uscita del nuovo singolo “Mi hai rapito” l’artista salernitano ha spiegato diffusamente la questione in diretta nella giungla di Radio Cusano Campus, “Bagheera”, condotta tutti i giorni dal lunedì al venerdì in pieno drive-time dal cantautore Bussoletti e il sabato nell’edizione serale dalle 20 alle 22 per il “Bagheera Saturday Night Show”. Ecco i passaggi più importanti della loro chiacchierata.
Zeno cantautore, l’autoproduzione
“Ogni giorno ci sono tantissime nuove uscite discografiche che soffocano quelli che non hanno alle spalle i canali delle major, la loro filiera discografica e budget decenti. L’anonimato è il rischio più plausibile. Io ho deciso di reagire. Mi autoproduco per legittima difesa. E fino ad oggi ce l’ho sempre fatta perché ho trovato le mie risorse sulla strada ed ora è arrivato un produttore che crede in me, Antonio Marcucci.”
Zeno cantautore, la scelta del nome d’arte
“Di cognome mi chiamo Dente… quel nome non lo potevo usare visto che c’è già un bravissimo cantautore in attività che si chiama così. Scherzi a parte, ho sempre amato Zeno di Italo Svevo. Le sue sconfitte, i suoi limiti, i suoi confini così delineati. Mi sentivo molto rappresentato da quel personaggio ed ho scelto di portarmelo dietro in quest’avventura musicale.”
Sul nuovo singolo
“Questo singolo è un po’ un biglietto da visita per me che a volte sono convinto di scrivere canzoni come se non dovesse mai ascoltarle nessuno, solo per essere certo “dire la verità”. E questo brano trasuda sincerità in ogni nota, in ogni verso. E quando si dice la verità di solito si confessano errori: il perfezionismo di facciata lasciamolo alle bacheche social dell’ultima community di tendenza. C’è una vena malinconica nello sviscerare il mio passato ma io ho bisogno di farlo Si vive imparando, si impara sbagliando e si vive crescendo: tradotto in flusso temporale: passato, presente e futuro. “
Sulla scena musicale di Napoli
“La scena musicale di Napoli degli anni novanta grande? Assolutamente. Giravano realtà come 99 Posse, Almamegretta, 24 Grana. Ma anche ora spacca e Salerno segue. C’è tutto il fermento delle università.”
Ecco il link del podcast dell’intera intervista di Zeno:
https://www.radiocusanocampus.it/it/zeno-mi-hai-rapito
Ecco il videoclip ufficiale di “Mi hai rapito” di Zeno: