Morto Roberto Maroni l’ex Ministro degli Interni era da tempo malato. Il politico della Lega di lunga data si è spento a 67 anni dopo una lunga malattia che lo aveva debilitato negli ultimi anni. La notizia della morte è stata riportata per prima dal Corriere della Sera. Negli ultimi tempi si era defilato dalla scena politica, ma era tornato dopo il flop elettorale del suo partito per chiedere un passo indietro di Matteo Salvini.

Morto Roberto Maroni, la sua carriera politica

Dopo aver ricoperto vari incarichi politici, nel 1994 diventa Ministro dell’Interno nel primo governo Berlusconi e nel secondo diventa Ministro del lavoro e delle politiche sociali e nel 2008 ancora Ministro dell’Interno introducendo il famoso e discusso Decreto Sicurezza. Nel 2013 era stato eletto alla guida della Regione Lombardia, carica che aveva poi successivamente lasciato ad Attilio Fontana. Il suo ultimo atto politico lo scorso settembre era stato il commento alle elezioni con il fallimento della Lega e la richiesta di un cambio al vertice: “C’è bisogno di un nuovo leader per la LEGA. Si parla di un congresso straordinario e io saprei chi eleggere, ma non faccio nomi”.

L’ultima intervista dell’ex segretario leghista

Roberto Maroni poche settimane fa aveva rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui parlava degli scenari al governo durante la promozione del suo ultimo libro “Il Viminale Esploderà” uscito poche settimane fa: “Al Viminale deve andare un prefetto, non certo Matteo Salvini. Io vorrei che il prefetto fosse Matteo Piantedosi, perché è un uomo di valore, è stato capo di gabinetto della ministra Lamorgese e ha passato indenne tutte le indagini della magistratura”. Mentre sul profilo che dovrebbe avere il nuovo leader del suo passato aveva spiegato che ci voleva una svolta: “Deve essere quello di un moderato, competente e con grande passione. E poi deve stare alla larga da ogni cerchio magico e ascoltare di più i veri militanti”. I suoi auspici almeno per il Ministro dell’Interno sono stati esauditi.

Le indagini controverse

Roberto Maroni morto quest’oggi è stato più volte al centro di indagini controverse: nel 2009 viene indagato per finanziamento illecito a causa di somme di denaro ingenti ricevute tra il 2007 e 2008 per consulenze relative alla società Mythos, indagini però archiviate nel 2010 per disposizione della procura di Roma. È stato definitivamente assolto dalla Cassazione nel 2020, anno però durante il quale ha ricevuto una nuova richiesta di rinvio a giudizio per aver favorito una sua collaboratrice durante il mandato da Governatore della Regione Lombardia.