Contro una nuova riforma delle autonomie regionali si scaglia Luigi de Magistris, già magistrato e sindaco di Napoli. Per il leader di Unione Popolare, intervenuto su Cusano Italia Tv nella trasmissione L’Imprenditore e gli altri, la proposta del ministro per le Autonomie e gli Affari Regionali Roberto Calderoli (definita “obbrobrio”) “va addirittura contro la Costituzione“.

Si va contro quantomeno tre principi fondanti. Quello dell’Italia, una e indivisibile: e in questo modo la dividiamo apertamente quantomeno in due parti, se non di più. Poi i principi di solidarietà di cui all’articolo 2 e i principi di uguaglianza di cui all’articolo 3. È un obbrobrio giuridico che mina le fondamenta della Costituzione Repubblicana”.

De Magistris: “I veri autonomisti vogliono più potere per i sindaci”

Per de Magistris inoltre, “l’autonomia differenziata non è l’esaltazione delle vere autonomie”.

Chi è un autonomista convinto dovrebbe spingere per dare maggiori poteri ai sindaci, che sono eletti dal popolo e sono quelli che dovrebbero garantire più servizi e qualità della vita. L’autonomia differenziata dà poteri enormi e tantissime risorse al luogo in cui c’è maggiore burocrazia, centralismo politico e, non di rado, una classe dirigente politica attraversata più di una volta dal malaffare e da un utilizzo sbagliato delle risorse pubbliche.

“Facendo seguito al criterio della spesa storica, che ha caratterizzato tutti i governi di questi anni – e cioè che si danno più soldi a chi ha di più e meno a chi ha di meno – con l’autonomia differenziata – conclude de Magistris – questa regola diventa ancora più forte”.