Non sembra conoscere linearità la vicenda legata a ITA Airways, la compagnia di bandiera, di cui lo Stato italiano è azionista di maggioranza tramite il Tesoro. In un breve comunicato di poche righe Msc (acronimo di Mediterranean Shipping Company) ha dichiarato la propria volontà di non essere più interessata a un’eventuale acquisizione del brand. Un’operazione coordinata con la compagnia di bandiera tedesca Lufthansa.
“Il Gruppo Msc, leader mondiale nel settore del trasporto merci e passeggeri, conferma di avere già informato le autorità competenti di non essere più interessata a partecipare alla privatizzazione di Ita Airways, non ravvisandone le condizioni nell’attuale procedura”.
ITA Airways e Msc, storia di un amore mai sbocciato
Arriva una doccia gelata sulla trattativa per la cessione di ITA Airways: la compagnia di bandiera nata sulle ceneri di Alitalia, non sarà acquisita dal binomio Msc-Lufthansa dopo la decisione di ritirarsi del player marittimo.
Ricostruendo rapidamente la vicenda, tutto comincia in estate quando il governo Draghi intavola le prime trattative in un periodo tra l’altro piuttosto complicato per il traffico aereo. Alla scadenza delle buste, l’Esecutivo accetta l’offerta del fondo Certares (al cui interno sono “nascosti” l’americana Delta e la francese Air France-Klm) per procedere alla trattativa in esclusiva.
Poi però, con il passaggio di consegne da Draghi a Meloni, Msc ritorna in corsa dopo che la leader di Fratelli d’Italia si è sempre dimostrata aperta alla privatizzazione della compagnia. Negli ultimi giorni si era però capito che il vettore tedesco era rimasto in corsa da solo perchè all’accesso alla data room (ovvero alla possibilità di esaminare in dettaglio i conti di Ita Airways) si era presentato senza Msc. A testimonianza del cambio di direzione nella strategia, Msc ha lanciato negli ultimissimi giorni il servizio “Air Cargo”, vale a dire la divisione aerea merci che prenderà ufficialmente il via il prossimo mese di dicembre in quattro scali del mondo.