Weston McKennie età, chi è il centrocampista della Juventus e della nazionale degli Stati Uniti

Weston McKennie età e moglie

Nato in Texas, più precisamente a Little Elm, 28 agosto 1998, McKennie cresce in America se non per tre anni, dai sei ai nove, quando si è trasferito a Kaiserslautern, poiché il padre prestava servizio nella vicina Ramstein Air Base. Germania che ha poi ritrovato con la sua esperienza allo Schalke 04, dove ha esordito tra i professionisti. In merito alla sua vita privata, invece, si sa molto poco, visto che il centrocampista statunitense usa i social prevalentemente per pubblicare foto che lo ritraggono mentre gioca.

Stando alle ultime notizie, però, la concorrente del Grande Fratello Vip, Antonella Fiordelisi, il calciatore avrebbe mostrato interesse nei suoi confronti, senza dichiarare se queste attenzioni siano state ricambiate oppure no, nonostante non sia stato l’unico del mondo del pallone a tentare l’approccio.

Weston McKennie carriera

Cresciuto nei settori giovanili del Phönix OtterbachFC Dallas, nel 2016 passa ai tedeschi dello Schalke 04. Dopo un anno di formazione nella seconda squadra del club, ad un anno dall’arrivo in Europa, McKennie viene aggregato alla prima squadra, facendo il suo debutto ufficiale nei professionisti dopo soli due giorni nell’ultima giornata di campionato. La stagione successiva, invece, diventa un punto fermo dei biancoblu, collezionando ben 25 presenze, di cui 22 in Bundesliga. Il momento di crescita, però, non si ferma e nel 2018, all’alba del terzo anno, arriva anche l’esordio in Champions League e i primi gol europei e in campionato, mentre nella stagione successiva, nonostante il cambio allenatore, rimane un punto fermo dei tedeschi.

Il 29 agosto 2020 la Juventus lo prende il prestito, diventando il primo americano a far parte del club bianconero. Nonostante il suo arrivo come riserva, McKennie riesce a ritagliarsi un ruolo importante nella formazione di Andrea Pirlo e il 22 febbraio 2021, con la rete siglata nel 3-0 contro il Crotone, diventa il miglior marcatore statunitense di sempre in Serie A, superando Michael Bradley fermo a tre reti. Anche nella seconda stagione la sua crescita prosegue a vele spiegate, fino al 22 febbraio quando, durante l’incontro della fase a eliminazione diretta di Champions sul campo del Villarreal, a seguito di un contrasto con Estupiñán riporta la frattura del secondo e terzo metatarso. Questo infortunio lo costringe a terminare anzitempo l’annata.