Assegno unico 2023 novità. Il nuovo ministro della Famiglia e delle Pari Opportunità Eugenia Roccella ha annunciato novità per quanto riguarda l’assegno unico universale. Occasione per intervenire sull’assegno è la legge di Bilancio, la cui stesura abbraccia una pluralità di ambiti e tocca gli interessi di numerose categorie sociali. Insomma vi sono alcune sicure novità in tema di assegno unico e universale, in considerazione dell’impatto dell’inflazione e, perciò, a tutela del potere d’acquisto delle famiglie.
Assegno unico 2023 novità
Secondo Roccella, a non funzionare correttamente nell’attuale impostazione sarebbe in particolare il meccanismo che sta alla base dell’erogazione dell’assegno. Il riferimento è all’Isee, cioè l’Indicatore della situazione economica equivalente, che nella formulazione vigente andrebbe a discapito delle famiglie numerose.
Dovrebbe restare il requisito dell’età dei figli, dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni. L’importo minimo dovrebbe essere di 50 euro, ma è l’Isee che fa da riferimento per ottenere importi maggiori. Infatti, più figli ci sono e più basso è l’Isee, più si ottiene come assegno.
L’applicazione dell’aliquota del nuovo quoziente familiare si basa in sostanza su un rapporto: quello tra la somma dei redditi dei coniugi, divisa per i componenti del nucleo familiare. A una prima analisi, il quoziente familiare sembra premiare le coppie con figli e i nuclei più numerosi.
Quanto alle tempistiche, anche se un primo accenno al nuovo criterio è già contenuto nel dl Aiuti-quater, sarà probabilmente la legge di Bilancio a fare da traino: è lì infatti che si potrebbe giocare una prima manche che promette però di articolarsi in più fasi. Fonti del ministero hanno comunque voluto rassicurare sulla tempestività d’azione. “Interverremo presto per porre rimedio a queste situazioni”, hanno detto
Cos’è l’assegno unico
Operativo da marzo 2022, lo strumento ha assorbito altri istituti come il bonus nascita, l’assegno di natalità, l’assegno temporaneo e quello destinato ai nuclei con almeno tre figli. Si tratta di un sostegno economico riconosciuto alle famiglie per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni o senza limiti di età per figli disabili.
L’importo mensile va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha l’ISEE inferiore a 15mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con ISEE pari o sopra i 40mila euro oppure che non presentano l’ISEE.
è. una vergogna 300 euro. l assegno di invalidità io. sono sordo da un orecchio e cieco da un occhio al 75x100vergognatevi
non dico 1000 sa bastretebbe6 ,,700 de non 550