Da quando si possono accendere i termosifoni Il Ministro dell’Ambiente Fratin ha ribadito che quest’anno i riscaldamenti potranno essere accesi quindici giorni in meno. Si può tenere acceso l’impianto di riscaldamento per un’ora in meno al giorno e la temperatura massima prevista è di 19 gradi.
Le modifiche al DPR 74/2013 contenente tutte le disposizioni nazionali concernenti riscaldamento e climatizzazione contenute all’interno del nuovo Decreto del Ministero della Transizione Ecologica prevedono, in sintesi:
- 1 ora di accensione in meno al giorno del riscaldamento;
- temperatura del termostato giù di un grado da 20° a 19°, sia negli uffici – pubblici e privati – che nelle case;
- riduzione di 15 giorni del periodo annuale di accensione del riscaldamento per ogni zona climatica, con l’eccezione della Zona F.
Da quando si possono accendere i termosifoni?
Le nuove norme che regolamentano il riscaldamento degli edifici sono differenti a seconda della 6 zone climatiche in cui viene suddiviso il territorio italiano sulla base della media delle temperature giornaliere.
- zona A (comuni con gradi-giorno inferiori a 600),
- zona B (tra 600 e 900);
- zona C (tra 901 e 1400),
- zona D (tra 1401 e 2100),
- zona E (tra 2101 e 3000)
- zona F (comuni con gradi-giorno superiori a 3000).
- nella zona A i riscaldamenti potranno essere accesi per 5 ore al giorno dall’8 dicembre 2022 al 7 marzo 2023;
- nella zona B per 7 ore al giorno dall’8 dicembre 2022 al 23 marzo 2023;
- nella zona C per 9 ore al giorno dal 22 novembre 2022 al 23 marzo 2023;
- nella zona D per 11 ore giornaliere dall’8 novembre 2022 al 7 aprile 2023;
- nella zona E per 13 ore al giorno dal 22 ottobre 2022 al 7 aprile 2023;
- nella zona F non sono previste limitazioni.
L’obiettivo
La finalità è quella di ridurre la temperatura di almeno due gradi in Italia, che sta beneficiando di temperature al di sopra della media stagionale. Per evitare bollette salate, il Governo consiglia ai cittadini italiani di avere comportamenti quanto più virtuosi volti a risparmiare i consumi di materia energetica. L’ex Ministro Cingolani ha consigliato ai cittadini italiani di prestare molta attenzione agli sprechi e di evitare eccessivi consumi che possono impattare sulla bolletta energetica. Sulla cottura della pasta si consiglia di spegnere il fuoco una volta raggiunta la temperatura di ebollizione e di lasciare la pasta in pentola a fuoco spento. L’obiettivo è quello di evitare razionamenti e shock nella fornitura dell’energia elettrica.