Rush finale per la manovra economica da 32 miliardi, il documento di economia e finanza che il governo si appresta a varare, atteso in Cdm oggi pomeriggio. Tra le novità in arrivo, nuove misure contro il caro energia e un pacchetto di aiuti per le famiglie. Niente scudo fiscale invece. L’intenzione sarebbe infatti quella di avviare successivamente una riflessione sugli strumenti per far emergere i capitali non dichiarati.
Manovra in Cdm, le misure per le famiglie
Ci dovrebbe essere poi un raddoppio da 100 a 200 euro della maggiorazione forfettaria dell’assegno unico universale per i nuclei familiari con quattro o più figli e 100 euro in più per i nuclei familiari con figli gemelli, fino al compimento del terzo anno di età. La maggiorazione avverrebbe a decorrere dal 2023.
Tra le norme papabili di entrare nell’articolato anche la riassegnazione di risorse non spese per la certificazione della parità di genere e il rifinanziamento di Centri anti-violenza e case rifugio con 10 milioni in più dal 2023.
Confermato taglio del cuneo fiscale
Il cuneo fiscale (introdotto dal governo Draghi) è stato tagliato di due punti per un costo di circa 3,5 miliardi. Nel provvedimento ci sarà il pacchetto relativo alla cosiddetta tregua fiscale: esclusa l’ipotesi di una tassa piatta incrementale per i dipendenti, in favore di un intervento per rendere più vantaggiose le aliquote sui premi di produzione. Confermata l’estensione della flat tax al 15% per autonomi e partite Iva con ricavi fino a 85mila euro.
Stralcio mini-cartelle e tetto di 5mila euro al contante
Sul fronte mini-cartelle, si punta allo stralcio di quelle fino a mille euro per le annualità fino al 2015 e sanzioni ridottissime, al 5%, e pagamento dimezzato per le cartelle tra i mille e i cinquemila euro. In manovra verrebbe inserito anche il rialzo a cinquemila euro del tetto al contante, depennato dal Dl Aiuti Quater non avendo un profilo di urgenza.
Azzeramento iva materie prime
Si vocifera poi su una riduzione o azzeramento per un anno dell’Iva su pane, pasta e latte e Iva ridotta al 5% sui prodotti per l’infanzia e l’igiene intima femminile, cioè gli assorbenti. Sono alcune delle delle misure che potrebbero entrare in manovra, secondo quanto emerso dal vertice tra Meloni e i capigruppo di maggioranza.
Pensioni, verso quota “103”
Per le pensioni in manovra si va verso “quota 103” (62 anni d’età e 41 di contributi). Ci sarebbe anche la proroga dell’Ape sociale e di Opzione donna.
Misure a tutela Made in Italy
Un fondo ad hoc, con una dotazione di 100 milioni per il 2023, per promuovere e sostenere misure per la valorizzazione e la tutela del made in Italy. Viene avanzato anche il rifinanziamento per un altro anno del bonus tv e decoder, che prevede uno stanziamento di 100 milioni.
21 miliardi per il caro-energia
Il governo pensa ad una rateizzazione delle tasse dichiarate ma non pagate degli ultimi tre anni. L’entità lorda della manovra resta intorno ai 30-32 miliardi, di questi 21 miliardi andranno al finanziamento delle misure contro il caro-energia fino a fine marzo.