Quando pagano l’Assegno Unico su RdC a novembre 2022? L’erogazione dell’AUU viene effettuata in giorni diversi del mese a seconda dei casi.
In particolare, se un soggetto che risulta essere beneficiario dell’Assegno Unico beneficia anche del Reddito di Cittadinanza dovrà aspettare l’erogazione di quest’ultimo.
Nello specifico, ecco quando pagano l’Assegno Unico su RdC a novembre 2022:
- entro il 15 del mese;
- il 27 del mese per coloro che sono beneficiari anche del Reddito di Cittadinanza.
Quando pagano l’Assegno Unico su RdC? Che cos’è, a chi spetta, a quanto ammonta e come fare domanda
L’Assegno unico e universale (AUU) è un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili.
L’importo spettante varia in base a:
- condizione economica del nucleo familiare, sulla base della dichiarazione ISEE valida al momento della domanda;
- l’età dei figli;
- il numero dei figli;
- eventuali situazioni di disabilità dei figli.
L’importo dell’Assegno Unico che viene erogato a coloro che beneficiano anche del Reddito di Cittadinanza è inferiore rispetto a quello previsto in condizioni normali. Infatti, dall’importo base viene sottratta la quota di RdC relativa ai figli che fanno parte del nucleo familiare.
Normalmente, per ricevere l’Assegno unico, i beneficiari del Reddito di Cittadinanza non devono presentare domanda perché l’Inps accredita direttamente le somme dovute sulla Carta RdC, qualora disponga di tutte le informazioni necessarie e possa effettivamente recuperarle dalle informazioni che sono state indicate all’interno della Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU).
Qualora, però, per le caratteristiche e la composizione dei nuclei familiari, l’INPS non possieda tutte le informazioni necessarie e non possa desumerle dalle banche dati a sua disposizione, allora il beneficiario del Reddito di Cittadinanza dovrà integrare i dati autocertificandoli attraverso il Modello Rdc-Com/AU.
Il suddetto modello deve essere compilato ed inviato esclusivamente in via telematica. Le istruzioni su come procedere sono state fornite dall’INPS attraverso la pubblicazione del messaggio n. 2261 del 30 maggio 2022.
Ecco quali sono i nuclei familiari che hanno l’obbligo di presentare il Modello Rdc-Com/AU per ricevere l’Assegno Unico su RdC:
- quando sono presenti figli dai 18 ai 20 anni;
- quando il soggetto che richiedere l’ISEE non corrisponde al genitore;
- quando entrambi i genitori lavorano e hanno diritto alla maggiorazione;
- quando compare in DSU un solo genitore;
- quando un componente del nucleo ha percepito, nel corso del 2021, l’assegno per il nucleo familiare (ANF), in presenza di figli minori.
Qualora nel nucleo familiare sia presente un solo genitore, per poter ricevere l’intera quota dell’Assegno Unico bisogna specificare le motivazioni della mancanza dell’altro genitore, selezionando una delle seguenti opzioni:
- decesso dell’altro genitore;
- allontanamento dell’altro genitore dal nucleo familiare, certificato da provvedimento giurisdizionale o di altra autorità;
- affido esclusivo del figlio al genitore percettore del Rdc;
- genitore sconosciuto o cittadino straniero non avente codice fiscale italiano;
- esistenza dell’accordo con l’altro genitore, in virtù del quale si chiede l’attribuzione dell’intero importo.
“Se invece l’altro genitore non presente nel nucleo beneficiario del Reddito di Cittadinanza intende effettuare la richiesta della quota di integrazione a lui spettante quale genitore esercente la responsabilità genitoriale, dovrà inoltrare la domanda di Assegno unico secondo le regole ordinarie”.
I nuclei familiari esclusi dalla presentazione del Modello Rdc-Com/AU, invece, sono quelli in cui sono presenti entrambi i genitori, di cui uno solo è il dichiarante della DSU ai fini ISEE, con uno o più figli a carico che siano alternativamente:
- minorenni;
- maggiorenni con disabilità.
Il Modello Rdc-Com/AU deve essere presentato esclusivamente in via telematica presso:
- il sito internet dell’INPS, accedendo al servizio “Reddito di cittadinanza” ed autenticandosi con SPID, Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e Carta di Identità Elettronica (CIE);
- gli Istituti di patronato.