Transgender Day Of Remembrance (il cui acronimo è TDOR) è una ricorrenza annuale, volta ad onorare la memoria delle persone transgender che sono venute a mancare a causa di atti di violenza transfobica.

Sono dei cortei, nati nel 1999, che mai nel corso del tempo si sono fermati e, anzi, sono riusciti ad ottenere una maggiore risonanza, grazie alla sensibilizzazione alle tematiche sociali degli ultimi anni.

L’iniziativa nasce ad opera di Gwendolyn Ann Smith, attivista trans, per ricordare Rita Haster, donna trans e nera, che nel 1998 ha perduto la vita, fatto che diede avvio al progetto Remembering Our Dead e ad una veglia a San Francisco.

Da allora, l’evento è diventato sempre più importante per la comunità trans e si è diffuso in diversi stati e in diverse città.

L’evento si celebra il 20 novembre di ogni anno, anche in Italia.

Vediamo insieme quali sono le tristi statistiche che hanno portato a rendere necessaria una ricorrenza del genere e il calendario del TDOR per tutta l’Italia.

Transgender Day Of Remembrance

Transgender Day Of Remembrance: perché è importante?

Secondo i dati di Acet (Associazione per la cultura e l’etica transgenere), dal 2008 fino al giorno d’oggi sono 5000 le persone morte per “cause non naturali”, che sono riconducibili alla violenza transfobica e che comprendono morti per omicidio e per suicidio.

L’età media delle vittime è di 27 anni: nel 2022, la più giovane aveva dodici anni; la più anziana 59.

Il numero maggiore degli omicidi è stato registrato in America Latina e nei Carabi (il 68%), mentre in Europa il 36% delle vittime erano migranti.


L’Italia registra uno dei tassi più alti di morte in tutta Europa, con i suoi 45 i casi di violenza transfobica, dal 2008 ad oggi. Numero ben più alto della Germania, in cui le vittime sono tre.

Transgender Day Of Remembrance

Le iniziative in Italia

In Italia sono molte le iniziative che ogni anno celebrano il Transgender Day Of Remembrance. A Roma le celebrazioni, in ricordo dell’omicidio di Andrea Quintero, uccisa a bastonate il binario 10 a Termini, iniziano proprio nella stazione: quest’anno il corteo giunge all’Esquilino.

Ma sono tanti altri gli appuntamenti che coinvolgono l’Italia, secondo quanto riporta gay.it: li riportiamo di seguito.

A Cagliari si terrà presso Piazza Garibaldi, ore 15:30;

a Napoli si terrà presso Piazza del Gesù, ore 16:00;

a Pisa si terrà presso Largo Ciro Menotti, ore 18:00;

a Trieste si terrà presso Spazio Rosa, in Via Nicolò Bottacin, 4 ore 17:00;

a Mantova si terrà presso Via Fratelli Bandiera, ore 16:30;

a Firenze si terrà presso Flashmob TDOR 2022, in Via degli Avelli ore 15:00;

a Bergamo si terrà presso la sede Check Point, Via Moroni 93, ore 20:30;

a Pesaro- Urbino si terrà alle ore 17:00, testimonianze al monumento a Raffaello a Urbino;

a Genova si terrà presso la sede V. Lagaccio 92R, ore 16:00;

a Modena si terrà presso Piazza Torre, ore 16:30;

a Ferrara si terrà presso Piazza del Municipio, ore 16:30;

a Taranto si terrà presso Piazza Maria Immacolata, dalle 18:00 alle 21:00;

a Reggio Emilia si terrà presso Viale Reg. Elena 14, ore 17:00;

a Palermo si terrà presso Piazza Bologni, ore 17:00;

a Rovigo si terrà presso Corso del Popolo 183, ore 15:00;

a Ancona si terrà presso Via A. Seppilli, ore 21:00.

Transgender Day Of Rembrance: le dichiarazioni degli organizzatori

Il collettivo transfemminista I Am Queer Any problem parla così del Transgender Day of Remembrace:

“Non saremo solo tristə, ma anche arrabbiatə, lotteremo e scenderemo per le strade contro l’etero-cis-patriarcato binario e tutte le normatività che portano alla discriminazione e all’uccisione di persone categorizzate come “minoranza”.”

Ad accendere il fuoco è la morte di Chiara, 19enne napoletana che si è tolta la vita a causa dei numerosi abusi tra scuola e famiglia e che afceva parte del collettivo.

A Roma, invece, è il presidente del Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli”, Mario Colamarino, a ricordare la necessità di una manifestazione del genere:

“Ci troviamo in un momento storico in cui i diritti della comunità LGBTQIA+ faticosamente conquistati rischiano di essere messi in dubbio o svuotati di senso da un governo di estrema destra. “

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