Sembra di essere tornati indietro di due mesi nello scrivere che la centrale nucleare di Zaporizhzhia è ancora sotto bombardamento. Mentre Russia e Ucraina si rimpallano le accuse a vicenda, così come avviene ormai da tempo, l’Aiea lancia l’allarme e invita i contendenti allo stop immediato.
Il direttore generale dell’Agenzia, il brasiliano Raphael Grossi, dichiara che “si sta giocando con il fuoco indipendentemente da chi sia l’autore dei bombardamenti”.
Centrale Zaporizhzhia, Grossi (Aiea): “Sia messa in sicurezza l’intera area”
L’operatore ucraino che gestisce la centrale nucleare di Zaporizhizhia, Energoatom, accusa la Russia di aver bombardato la centrale atomica. Al contempo Renat Karchaa, consigliere del direttore generale di Rosenergoatom, parla di bombardamenti provenienti da Kiev già da sabato mattina. Nella sua intervista ai canali russi, Karchaa ha quantificato in 20 i raid complessivi, diretti “al perimetro dell’impianto e non alle zone adiacenti”.
Grossi e l’Aiea lanciano dunque un nuovo appello, promettendo resistenza e intromissioni finché non sarà istituita una zona di sicurezza protezione della centrale. Nel report di conteggio dei danni riportati, il tweet dell’Agenzia controllata dall’Onu parla di “edifici, sistemi e attrezzature del sito parzialmente danneggiati, ma nessuno cruciale per la sicurezza della centrale nucleare”. Per il direttore serve “intraprendere un’azione urgente per garantire agli addetti di operare in sicurezza e ridurre il rischio di un incidente nucleare che potrebbe avere un impatto grave sulla salute e sull’ambiente”.
Per quanto concerne la situazione della centrale di Zaporizhzhia, l’attività è stata notevolmente ridimensionata nell’ultimo periodo proprio a causa del conflitto che ha lambito il perimetro: i sei reattori sono stati scollegati ed è stato attivato l’impianto di raffreddamento per ridurre al minimo i rischi. Dal sopralluogo di metà settembre sono invece cambiate molte cose dal punto di vista diplomatico. Questa settimana, durante il convegno Aiea a Vienna, è stata approvata una risoluzione che invita la Russia a ritirarsi immediatamente dall’area di Zaporizhzhia.