Dopo aver ribadito l’importanza dei giovani, Sergio Mattarella ha voluto dedicare un pensiero anche alle famiglie delle vittime della strada. Il Presidente della Repubblica si è infatti espresso in occasione della Giornata mondiale del ricordo delle vittime della strada e per sostenere le proprie parole ha fatto riferimento agli ultimi dati Istat che di certo non hanno offerto segnali positivi in questo senso.
Stando alle cifre riportate dal report, difatti, nell’intervallo di tempo compreso tra i mesi di gennaio e giugno di quest’anno si è riscontrato un aumento sostanziale (intorno al 25%) delle persone rimaste colpite da incidenti. Il dato diventa ancor più significativo e critico se confrontato con il 2020 quando però l’Italia si trovava in piena emergenza Covid e dunque rimane difficile fare un confronto significativo.
Tornando al presente, Sergio Mattarella si è così espresso in merito a questa tematica:
L’elevato numero di persone che perdono la vita o che rimangono gravemente ferite sulle nostre strade costituisce una sofferenza sociale inaccettabile. Le vittime del traffico stradale sono un prezzo che la comunità non può tollerare. In questa giornata mi unisco nel ricordo delle vittime e dei feriti ed esprimo vicinanza ai loro familiari. Se si considerano le vite stroncate e le lesioni gravi riportate da ciclisti, pedoni, anziani, disabili, utenti vulnerabili della strada, emerge con chiarezza quanto sia prioritario rafforzare la sicurezza nella mobilità. Sono intollerabili inoltre i dati relativi alle vittime di incidenti con età inferiore ai diciotto anni.
Vittime della strada, Sergio Mattarella: “Rendere meno pericolose le strade”
Tornando ai numeri, sempre tra i dati raccolti dall’analisi combinata tra Istat e Aci, vanno sottolineati gli 81.437 incidenti nel primo semestre del 2022 che hanno portato a 1.450 morti e 108.996 feriti. Un dato tremendo che richiede una forte risposta da parte delle istituzioni e di tutti gli addetti preposti a garantire maggior sicurezza nelle strade.
È questa la sintesi del discorso forte del Presidente della Repubblica che ha dichiarato:
Per garantire l’integrità della vita è indispensabile una attenta e condivisa azione sinergica tra istituzioni, società civile e industria. Vanno perseguiti gli obiettivi previsti dal Quadro strategico dell’Unione europea. Rendere meno pericolose le nostre strade richiede anche l’adozione di standard di sicurezza più esigenti per mezzi e infrastrutture e implica incentivare nuovi modelli di mobilità e la promozione di trasporti pubblici più diffusi ed efficienti nelle relazioni tra i territori.
Infine, l’invito di Mattarella è stato rivolto anche alla società nel suo complesso per enfatizzare il concetto primario di sensibilizzazione al tema, con cittadini e in primis conducenti che devono necessariamente essere istruiti ancor di più al fine di migliorare la sicurezza nelle strade e scongiurare il maggior numero di incidenti possibili. Questa la conclusione di Sergio Mattarella:
È evidente inoltre come sia di primaria importanza sviluppare al massimo la diffusione di una cultura della responsabilità di ogni conducente volta ad accrescere la consapevolezza dei rischi a cui ciascuno di noi è esposto e a cui espone la vita degli altri quando è alla guida di un veicolo.