Terremoto Marche oggi. Una nuova scossa è stata registrata, all’alba di questa stamattina, 20 novembre, al largo della costa pesarese. Secondo quanto si apprende, la terra sarebbe tornata a tremare, svegliando decine di migliaia di persone, con una scossa di magnitudo 4.3; più tardi il sismografo ne avrebbe registrata una seconda di 3.2. Per ora non ci sarebbero danni a persone o cose e la situazione sembrerebbe quindi essere sotto controllo, a differenza di quanto era accaduto agli inizi di novembre, quando, le forti scosse registrate a Fano (di magnitudo 5.5 e 5.2) avevano richiesto numerosi interventi, provocando danni da milioni di euro e costringendo centinaia di persone a lasciare la propria casa. L’epicentro dell’ultima scossa, avvertita anche ad Ancona, sarebbe a 10 km di profondità dalla costa, a 21 km a est di Fano e 28 km da Pesaro. Finora, come riporta l’Ansa, sono state oltre 2.300 le verifiche da parte dei vigili del fuoco per controllare la staticità e le condizioni degli edifici.

Prosegue lo sciame sismico: terremoto Marche oggi

Continua, quindi, lo sciame sismico che nelle ultime settimane ha interessato la Regione Marche. I terremoti più forti sono stati registrati lo scorso 9 novembre, con scosse di magnitudo 5.7 e 5.5 ed epicentro a 27 km dalla costa adriatica delle Marche, tra Fano e Senigallia. In quell’occasione era stata disposta la chiusura di numerose scuole del territorio marchigiano in via precauzionale e molti edifici avevano riportato danni anche gravi, facendo parlare di uno dei terremoti più forti da quello che nel 1930 colpì l’area di Senigallia.

Il bilancio degli interventi e dei danni presentato pochi giorni fa dal Comune di Fano parla, in effetti, di circa 25-30 milioni di euro: dai danni di lieve entità, come il distacco di intonaci e ripristini in diverse scuole statali di diverso ordine e grado, alle riparazioni che dovranno investire il patrimonio monumentale in seguito al terremoto, che ha interessato, in particolare, l’ex chiesa di San Francesco e la Rocca Malatestiana. Ma ci sono state anche decine di richieste di sopralluoghi da parte di privati cittadini che hanno originato ordinanze di sgombero a causa d’inagibilità.

In via del Maino, a Pesaro, ben 59 persone sono state costrette a lasciare i loro appartamenti, in una palazzina costruita negli anni Settanta, a causa dei danni strutturali evidenziati durante i controlli. Una situazione che ulteriori scosse forti potrebbero peggiorare e la cui gestione da parte delle autorità competenti è resa ancora più complicata dalla vicinanza all’altro evento calamitoso che, lo scorso settembre, ha colpito la Regione: la pesante alluvione che è costata la vita a 12 persone, ferendone più di 50 e costringendone 150 alla fuga dalla propria abitazione, con danni complessivi stimati per 2 miliardi di euro.