Il primo colpo di scena all’assemblea nazionale di Azione riguarda Mara Carfagna che come comunicato dal segretario Carlo Calenda sarà presto la nuova presidente del partito. Dopo il suo abbandono a Forza Italia, l’ex berlusconiana dimostra così di aver sposato pienamente il nuovo progetto politico guadagnando anche i ranghi per ambire a un posto prestigioso nello scacchiere di Azione.

Come anticipato, la notizia è arrivata direttamente da Carlo Calenda che nel corso dell’assemblea ha dichiarato:

Eleggeremo Mara Carfagna presidente. È una personalità per noi molto importante anche per riuscire a parlare al Sud Italia. Non per caso facciamo a Napoli questo incontro. C’è un lavoro da fare per recuperare rappresentanza di chi pensa che il Sud non è condannato all’assistenzialismo e che invece può emanciparsi, avere industrie, avere servizi, avere istruzione e sanità. Queste sono le nostre priorità nei prossimi mesi.

In secondo luogo, Carlo Calenda ha voluto chiarire la posizione politica del partito che esige chiarezza soprattutto da coloro – i Dem – che potrebbero essere alleati nell’opposizione al governo Meloni. Nel suo commento, il segretario di Azione non nasconde il suo timore per l’unione tra Pd e M5S:

Se qualcuno di voi pensava di diventare una costola del Pd, garantisco che si è sbagliato fortemente. I dem devono decidere se sono con noi o con i 5 stelle. Penso che alla fine decideranno per andare con i 5 stelle, secondo me è un errore. Possono anche cambiare rotta e decidere di aprire una discussione con noi su un’agenda riformista, ma decidano, perché così non possono andare avanti.

Azione, Mara Carfagna presidente: “Diventare il primo partito italiano”

La parola è passata poi alla diretta interessata, Mara Carfagna, che ha iniziato subito le prove da presidente alzando nettamente l’asticella. Parlando degli obiettivi di Azione, non si è nascosta ed anzi ha voluto puntare in alto in un progetto davvero ambizioso:

L’obiettivo molto ambizioso ma non impossibile è quello di fare di Azione il primo partito italiano. È un obiettivo necessario perché il nostro Paese ha bisogno di un partito che lo protegga e non lo esponga ad avventure, salti nel buio e finte e improbabili rivoluzioni, ma ha bisogno di un partito che non metta mai in discussione le alleanze internazionali e l’appartenenza all’Unione europea. C’è bisogno di questa grande casa dei liberali, dei popolari e dei riformisti italiani che sono orfani delle case di appartenenza dopo la crisi del bipolarismo.

Poi, un passaggio sulla candidatura di Letizia Moratti a presidente della regione Lombardia che offre un nuovo spunto per lanciare una stilettata al Pd. Riprendendo infatti le parole di Calenda, Mara Carfagna ha ribadito la possibilità che i Dem vogliano strizzare l’occhio al Movimento 5 Stelle ma, a prescindere dalle intenzioni dei “rivali”, per la futura presidente di Azione non c’è dubbio che la scelta di Moratti sia giusta per la presidenza lombarda:

Noi corriamo per vincere, non so cosa intenda fare il Pd. Forse corre per evitare un’altra scissione, per non scontentare il Movimento 5 Stelle. Non si capisce quale sia il loro obiettivo. Il nostro obiettivo è quello di vincere e Moratti è il profilo giusto.