Cosa non si può fare in Qatar? Arriva un vademecum sui divieti previsti per i tifosi che parteciperanno ai Mondiali 2022.

Cosa non si può fare in Qatar: divieti stringenti e sanzioni severe per i tifosi occidentali in arrivo

Cosa non si può fare in Qatar Budweiser
Una ‘fan zone’ dove sarà possibile consumare alcolici durante i mondiali.

Il Qatar è il primo paese musulmano a ospitare i campionati del mondo di calcio e si sapeva che questo, inevitabilmente, avrebbe portato a uno scontro tra le abitudini occidentali e la tradizione religiosa dell’emirato. A farne subito le spese è stata la Budweiser, che pur essendo sponsor ufficiale della manifestazione, si è vista negare la possibilità di vendere la sua birra all’interno degli impianti che ospiteranno le partite del mondiale. Ora, però, arriva un’ulteriore stretta ai comportamenti consentiti ai tifosi in visita, che dovranno assecondare le regole imposte dai precetti religiosi del Qatar, pena il carcere.

Cosa non si può fare in Qatar: i divieti nella guida della Fifa, dal sesso alle manifestazioni di protesta

La Fifa ha preparato una guida ufficiale, messa a disposizione dei tifosi che si recheranno nello stato arabo per seguire le partite della Coppa del Mondo. Al suo interno, sono contenute anche le indicazioni sui comportamenti da non praticare in pubblico, pur indicando talune ‘zone franche’ nelle quali i medesimi comportamenti potrebbero essere tollerati.

  • Alcol: bere in luoghi pubblici potrebbe comportare una sanzione fino a circa 800 euro oppure, nel caso peggiore, una pena detentiva fino a sei mesi. Il divieto è valido nei luoghi pubblici e all’interno degli stadi, ma sarà possibile consumare alcolici in alcune ‘fan zone’ specifiche. Al loro interno, sarà possibile acquistare bevande alcoliche di vario genere ma con una serie di limitazioni e strumenti di deterrenza, a partire dai prezzi (14 euro per una birra);
  • Sesso: come per l’alcol, anche le pubbliche manifestazioni di affetto sono vietate dalla legge che si rivela ancor più severe nei confronti delle relazioni extraconiugali: il sesso fuori dal matrimonio può essere punito, infatti, con una pena fino ai sette anni di reclusione. In generale, è proibita anche una convivenza tra persone non sposate, sebbene gli hotel potrebbero essere considerate come ‘zone franche’, nelle quali questo divieto potrebbe cadere;
  • Omosessualità: uno dei punti più controversi, al centro di numerose polemiche scatenate da Khalid Salman, ex calciatore e oggi ambasciatore della competizione per il Qatar, che ha definito l’omosessualità “una malattia mentale”. In Qatar, l’omosessualità è un reato e, anche in questo caso, le pene sono durissime e vanno da semplici multe fino a sette anni di carcere;
  • Manifestazioni di protesta o d’opinione: strettamente collegata ai divieti che colpiscono l’omosessualità, sono le regole contro la manifestazione del pensiero. Potrebbe essere, infatti, vietato mostrare in pubblico simboli in favore della comunità LGBTQ+, come le bandiere arcobaleno. Allo stesso modo, sarà proibita ogni forma di protesta per le condizioni lavorative degli operai che hanno costruito gli stadi che ospiteranno la manifestazione, con il dato dei 6mila e 500 operai morti nell’attività edilizia reso noto dal Guardian. Nel Paese esiste infatti un reato chiamato ‘incitamento all’opinione pubblica‘ per cui si rischiano fino a cinque anni di reclusione.