Taylor Russell in Bones and All è la nuova promessa di Hollywood, messa in luce da Luca Guadagnino. La conosciamo già per il premio Marcello Mastroianni come la miglior attrice alla premiazione del 79esimo festival del cinema di Venezia.

Taylor Russell in Bones and All: la premiazione

Aveva preparato per l’occasione un discorso, poiché molto nervosa. Ha espresso la sua felicità e la sua gratitudine nel condividere gli spazi con grandi attori e cineasti nel mondo dello spettacolo. Il grande della sua ascesa e del successo lo deve proprio a Luca Guadagnino, proprio come Thimothée Chalamet. Non è stato facile interpretare un film come Bones and All, ancor meno interagire con il pubblico e reagire alle scene di cannibalismo sul set.
Talylor Russe in Bones and All: conosciamo meglio il suo rapporto con il regista e con il nuovo ruolo che ha interpretato per il film che sarà disponibile in sala a partire dal 23 novembre.

Taylor Russel in Bones

Bones and All è prodotto dalla Frenesy Film Company e Per Capita Productions con The Apartment Pictures – società del gruppo Fremantle, Memo Films, 3 Marys Entertainment, Elafilm e Tenderstories. In co-produzione con Vision Distribution in collaborazione con SKY.

Taylor Russell in Bones and All: le scene di cannibalismo

In Bones and All, Chalamet e Russell interpretano Lee e Maren, adolescenti disadattati negli anni ’80, che si ritrovano in un minimarket lungo la strada mentre entrambi vagano per il Midwest. Mentre viaggiano insieme, si nutrono degli estranei che incontrano lungo la strada.

L’attrice ha rivelato a Vanity Fair com’è stato girare le scene di cannibalismo:

“Ogni giorno era una sorpresa. Perché Luca spesso improvvisa, cambia, si adatta al contesto. E ho imparato che in quei momenti di improvvisazione succedono le cose migliori. Per quanto riguarda le scene più dure… Ecco, io parlerei di intensità. Ho avuto degli attori intensi intorno a me: oltre a Timothée, recitare al fianco del premio Oscar Mark Rylance è stato come essere al sicuro, protetta. Con loro si trattava di non avere paura di seguire un crescendo. Perché sul set, come nella vita, non serve a nulla scappare dal dolore, conta invece abbracciarlo. Ti devi buttare nel fuoco se vuoi provare a spegnerlo. E c’è un sacco di bellezza nelle persone che incontri quando hai il coraggio di spingerti sul cratere di un vulcano. L’esperienza di questo set mi ha insegnato che nell’intensità si trova bellezza.”

E riguardo alla prima volta che si è vista nel film, Taylor ha confidato di aver vissuto un’esperienza molto intensa:

“Oddio, terrificante. Era estate, Luca mi ha invitato a Roma per lo screening e mi sono ritrovata da sola in un piccolo cinema. Quando la pellicola è finita sono scoppiata in lacrime, le persone dello staff non sapevano che cosa fare. Così sono andata in giro per Roma piangendo come una fontana finché non mi ha chiamato Luca. “Vieni a cena”, mi dice. E io, “certo che sì”. Appena ci vediamo, lo abbraccio, mi scuso, gli dico che ho sbagliato tutto. Lui mi guarda, sorride e mi dice: “Smettila di essere ridicola” “.

L’incontro con il regista Luca Guadagnino

Taylor Russel in Bones

L’attrice racconta di un episodio che ha dato una svolta decisiva alla sua carriera: l’incontro con Luca Guadagnino:

“Avevo appena visto la serie We Are Who We Are, la cosa più bella di quell’anno. Mi chiama il mio agente e mi dice che Luca mi vuole incontrare. Ci vediamo su Facetime e mentre parla mi sembra di conoscerlo da sempre. Ero nervosa ma allo stesso tempo mi faceva sentire a mio agio. Mi chiede se voglio leggere il copione e io ovviamente gli dico di sì. Quando lo leggo, resto travolta e mi dico: anche solo un’inquadratura, anche un personaggio che si vede solo per un secondo, ma ti prego, fai che mi dia un ruolo qualsiasi. Quando mi comunicano che sono stata scelta per il ruolo principale di Maren vado fuori di testa. Ero fo**utamente felice.”