Si è tenuta questa mattina al Nazareno l’Assemblea Nazionale del Pd, nel quale sono emersi due punti salienti: una dura critica all’operato di Giorgia Meloni e del Governo in questo primo mese al timone dell’Italia e la data delle prossime primarie.
Partendo proprio da qui la data indicata è quella del 19 febbraio 2023: il segretario uscente Enrico Letta lo aveva annunciato subito dopo le politiche, dichiarando di avere come deadline temporale la primavera:
L’Assemblea Costituente il 20-22 gennaio e le Primarie del Nuovo Pd il 19 Febbraio. Comincia il Congresso Costituente. Avanti con le idee. Avanti con le candidature. obbiamo sciogliere quei nodi che hanno a che fare con chi siamo noi, con la nostra missione come partito, il nostro posizionamento a livello europeo, le nostre scelte sulla questione ambientale e i diritti. Il nostro partito è organizzato su modelli su cui va fatto una riflessione approfondita.
Tornando a monte, il leader democratico parla di “pasticcio istituzionale” per sintetizzare i cambi di traiettoria e le retromarce dell’Esecutivo sui temi principali come il caro bollette o le autonomie. Parla di “improvvisazione” per definire la bozza della Legge di Bilancio attualmente in discussione, poi promette una strenua difesa dei principi della Costituzione:
La prima legge di bilancio dà l’idea dell’improvvisazione. C’è una grande difficoltà nel governo e grandi spazi per noi. Il nostro periodo di congresso costituente deve incrociare il lavoro di opposizione. Il congresso costituente deve riuscire a fare in modo che l’agenda dell’opposizione sia il cuore del nostro lavoro.
Primarie Pd, cosa attendersi dal percorso di avvicinamento
Esaurito il processo di contestazione, Enrico Letta rivolge dunque un nuovo appello in vista delle primarie del Pd. Il percorso sarà scandito da varie tappe che prenderanno il via il prossimo 3 dicembre, quando i Dem lanceranno sull’intero territorio nazionale “iniziative sulla nostra controproposta di legge di bilancio che riguarda salari, caro vita, inflazione, salario minimo”. La fase costituente resta inalterata nei tempi e prenderà il via giovedì prossimo, con la direzione nazionale che nominerà il comitato costituente nazionale,
Il segretario di centrosinistra non è timoroso di ciò che attende il partito ma desidera assicurarsi che il nuovo corso sia assorbito dall’elettorato nel giusto modo. Ecco perché Letta riconosce “responsabilità, critiche e fischi” fino alla scadenza del suo mandato ma invita il pubblico a non etichettare il Pd sulla base di chi sarà il suo successore. In breve, l’impegno è a costruire “un congresso che consenta a tutti di essere protagonisti e soprattutto di allargare le prospettive con delle regole più semplici e con tempi certi”. Quindi:
Vi chiedo il voto a favore della norma statutaria, a mettere impegno nella fase costituente. Questo lo dico prima di chiedervi il voto sulla norma statutaria. Quell’appello di Cuperlo all’orgoglio per quello che siamo e per quanto abbiamo fatto deve svilupparsi nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Buon congresso costituente a chi oggi c’è e a chi scommette oggi su di noi. Mai come oggi il Paese ha bisogno di una Italia democratica e progressista. Buon voto.