Nico Fidenco è morto questa notte a Roma all’età di 89 anni.

Il cantautore diventò celebre negli anni Sessanta con le sue canzoni d’amore.

Tra queste, il brano “Legata a un granello di sabbia” superò un milione di copie vendute.

Il singolo era stato rifiutato dal Festival di Sanremo del 1961 ma ottenne un successo straordinario tra il pubblico. Diventò, infatti, uno dei primi tormentoni estivi della storia della musica italiana.

Morto Nico Fidenco, carriera e vita privata del cantautore

La notizia della morte di Nico Fidenco è stata confermata a “Adnkronos” dalla moglie Annamaria e dalla figlia Guendalina.

Nico Fidenco, pseudonimo di Domenico Colarossi era nato a Roma il 24 gennaio del 1933.

Fino all’età di 16 anni, visse insieme alla sua famiglia ad Asmara in Eritrea, prima di tornare in Italia.

A ventisette anni, il cantante faceva già parte dell’etichetta RCA italiana, in cui era stato introdotto da Franco Migliacci, come cantautore.

Il primo successo musicale arrivò con un brano “What a Sky” per la colonna sonora del film “I delfini” del regista Maselli.

Tale brano venne pubblicato anche come singolo in italiano con il titolo “Su nel cielo” e dal 31 dicembre 1960 rimase primo in classifica per quattro settimane.

In quegli anni, Nico Fidenco incise molti altri brani in inglese e in italiano tratti da colonne sonore di grandi film di successo, tra i quali, “Just that same old line” tratto dal film “La ragazza con la valigia”, “Il mondo di Suzie Wong” dal film omonimo con William Holden, “Exodus”, dal film omonimo con Paul Newman, “Moon River” dal film “Colazione da Tiffany” con Audrey Hepburn, “L’uomo che non sapeva amare” dal film omonimo con George Peppard e “Una donna nel mondo” dal film “La donna nel mondo”.

Al contempo, oltre alle colonne sonore, Nico Fidenco incise molti altri grandi successi. Solo per citarne alcuni, “Con te sulla spiaggia” che si classificò al secondo posto a “Un disco per l’estate” nel 1964, “Se mi perderai”, “Come nasce un amore”, “A casa di Irene”, “La voglia di ballare” che arrivò finalista a “Un disco per l’estate” del 1965, “Goccia di Mare”, “Non è vero”, “Tutta la gente”, ma soprattutto “Legata a un granello di sabbia” che, come già anticipato, rimase prima in classifica per 14 settimane e fu il primo 45 giri a superare in Italia il milione di copie vendute, tutti incisi per l’etichetta RCA Italiana.

La popolarità come compositore di sigle per cartoon

Nel corso degli anni Ottanta, il cantante iniziò una nuova vita musicale con le sigle dei cartoni animati, come “Don Chuk Castoro” con cui riuscì a vendere oltre 400.000 copie, “Bem” e “Sam ragazzo del west”.

Alla fine degli anni Ottanta, Nico Fidenco e i colleghi Riccardo Del Turco, Jimmy Fontana e Gianni Meccia, diedero vita a “I Super 4”. Il quartetto riproponeva alcuni dei più grandi successi tratti dai rispettivi repertori degli anni sessanta, riarrangiati in chiave moderna.

Nel 2007, il cantautore, si esibì dal vivo durante il noto festival “Lucca Comics & Games”, una manifestazione internazionale dedicata al fumetto e all’animazione, dove cantò alcune delle colonne sonore e delle sigle dei cartoni animati che segnarono la sua carriera.

Sulla scia di questo revival, l’etichetta Siglandia 2019 raccolse tutte le sigle dei cartoni animati di Fidenco in edizione rimasterizzata e limitata.