Guerra in Ucraina, ultime notizie.
Tornano a risuonare gli allarmi antiaerei nella città di Zaporizhzhia, nella regione centro-meridionale del Paese dopo che un raid missilistico ha colpito una fabbrica nella serata di venerdì. A documentare l’accaduto è il sindaco della città già al centro del delicato dossier della centrale nucleare, il quale spiega che potrebbero esserci delle persone rimaste intrappolate nella struttura industriale.
Come racconta Anatoly Kurtev, che definisce “cinico e terrorista” Vladimir Putin, il blitz ha fatto divampare un incendio che non dovrebbe aver lasciato scampo a eventuali lavoratori in servizio. “Persone comuni e pacifiche” come descritte dal primo cittadino, furente e sofferente per una lunga scia di attacchi che continua a terrorizzare Zaporizhzhia.
Nel videomessaggio serale, intanto, Volodymyr Zelensky ha fatto nuovamente appello agli alleati affinché siano introdotte nuove sanzioni occidentali per costringere la Russia a diminuire la frequenza dei lanci. Il presidente ucraino parla espressamente di “nuovo pacchetto” per contrastare le “bugie russe” che proseguono dal 24 febbraio scorso. Così come Mosca sta facendo uso di tutti gli strumenti (e non solo) a propria disposizione, anche l’Occidente dovrebbe fare lo stesso nel sostegno a Kiev. Poi, in giornata, ha aggiunto:
La Russia sta cercando ora di raggiungere una breve tregua per recuperare le forze. Qualcuno la chiamerebbe la fine della guerra, ma la sola fine della guerra non garantisce la pace: una simile pausa non farà che peggiorare la situazione. Qualsiasi concessione della nostra terra o della nostra sovranità non può essere definita pace. I compromessi porteranno nuovo sangue. Una vera pace duratura e onesta non può che essere il risultato del completo smantellamento dell’aggressione russa.
Un altro allarme lanciato dal leader ucraino riguarda i danni ambientali fin qui subiti: oltre 3 milioni di ettari di vegetazione completamente distrutti, a causa dei bombardamenti multipli: per Zelensky un altro crimine di cui la Russia andrebbe perseguita.
Guerra in Ucraina, Onu indaga su esecuzione soldati russi
Ieri, inoltre, i leader dell’Apec (organizzazione commerciale dell’Asia indo-pacifico) hanno condannato la guerra in Ucraina pur riconoscendo l’esistenza di “altre opinioni” a riguardo (così si legge nel documento conclusivo), impegnandosi a promuovere la sicurezza alimentare a lungo termine.
Un altro aspetto da monitorare riguarda la possibile violazione dei diritti umani in un’esecuzione riguardante 11 soldati russi. L’Onu ha aperto un fascicolo su invito del vicepresidente Farhan Haq, partendo da un video che mostra alcuni membri del commando di Kiev sparare a soldati russi disarmati nella regione di Lugansk. La Difesa di Mosca sostiene che i militari si siano arresi in conformità ai requisiti della Convenzione di Ginevra sul trattamento dei prigionieri di guerra:
Chiediamo che le organizzazioni internazionali condannino e indaghino a fondo su questo crimine scioccante. Nessuna atrocità commessa dalle unità militari ucraine rimarrà impunita. Tutti i colpevoli e i loro complici saranno identificati e puniti di conseguenza. Nessuno sfuggirà alla punizione.
La visita del premier britannico Sunak
Nel pomeriggio di sabato, il premier britannico Rishi Sunak si è presentato a sorpresa a Kiev per incontrare Zelensky e confermare l’impegno di fornitura militare verso l’Ucraina attraverso un pacchetto da 50 milioni di sterline:
L’obiettivo è proteggere i civili ucraini e le importanti infrastrutture nazionali da un’intensa attività di attacchi russi.