Dopo la vittoria nel pomeriggio arrivata dopo 3 ore di gioco contro Daniil Medvedev, per Novak Djokovic è finalmente tempo di riposare in vista della semifinale di domani. Il serbo rimane quindi ancora eleggibile per il bottino da 4 milioni in caso di vittoria delle ATP Finals 2022 di Torino, senza registrare alcuna sconfitta. Si può leggere in questa maniera lo sforzo extra di Djokovic profuso nella giornata odierna, nonostante una qualificazione alle semifinali raggiunta nella giornate precedenti, contro un già eliminato Medvedev. Queste le parole del serbo nel post-partita:
Voglio vincere a prescindere dalla qualificazione, come lui voleva vincere a prescindere dall’eliminazione. Non importa nient’altro. Quando giochiamo contro vogliamo vincere a prescindere. Penso che la partita di oggi sia stato un manifesto delle nostre mentalità. Lui voleva finire la stagione con una vittoria e io non volevo perdere contro di lui. Io non sono capace di fare i calcoli. Non mi piace fare calcoli in campo, non li ho mai fatti. La mia mentalità è vincere ogni partita che gioco. Specialmente a questo punto della mia carriera: ogni opportunità per vincere contro i migliori del mondo è d’oro e va colta sempre. Questa è la mia mentalità. Non penso a cosa succederà domani.
ATP Final 2022, Djokovic: “I limiti sono nella tua testa”
Djokovic ha quindi parlato delle sue attuali condizioni fisiche, con le semifinali alle porte:
Dal punto di vista fisico non sono preoccupato. Essere preoccupati ti leva altre energie vitali, e quelle sono ciò che ti serve. Qualsiasi cosa succederà domani, positiva o negativa, la dovrò gestire domani. Adesso non serve. Adesso farò tutto ciò che è possibile fare oggi con il mio fisioterapista, con me stesso, con il mio team affinché possa aver il miglior recupero possibile. Queste cose hanno sempre fatto parte della mia routine. So quello che devo fare. Limiti? Non penso che esista un limite. Il limite è nella tua testa. E’ solo una cosa di prospettiva e approccio, di percezione di come vedi le cose in quello specifico momento. La più grande battaglia è quella che hai con te stesso. Se riesci a trovare uno stato di bilanciamento ottimale tra la tua mente e il tuo corpo, puoi tirare fuori il meglio da te stesso in ogni momento, su ogni punto e in ogni partita. Ma questo sono solo parole. Questa è la teoria. Poi devi scendere in campo e lì ci sono un’enormità di fattori che possono influenzare. Come giochi, il pubblico, il tuo avversario. Poi arrivano i nervi. A volte ti vengono in aiuto, altre tirano fuori il peggio di te. Non c’è una ricetta segreta o una singola strada al successo.