La Manovra 2023, il documento di economia e finanza che il governo si appresta a varare, è atteso in Consiglio dei ministri lunedì pomeriggio. Ma già iniziano a filtrare alcune misure e provvedimenti.
Manovra 2023, stop allo scudo fiscale
I primi segnali indicano che si va verso uno stop allo scudo fiscale per il rientro dei capitali dall’estero. È in corso un confronto all’interno della maggioranza ma, secondo quanto si apprende, la misura non dovrebbe essere inserita nella manovra. L’intenzione sarebbe infatti quella di avviare successivamente una riflessione sugli strumenti per far emergere i capitali non dichiarati.
Nuove misure per le famiglie numerose
Ci dovrebbe essere poi un raddoppio da 100 a 200 euro della maggiorazione forfettaria dell’assegno unico universale per i nuclei familiari con quattro o più figli e 100 euro in più per i nuclei familiari con figli gemelli, fino al compimento del terzo anno di età: sono le proposte che il ministero della Famiglia, guidato da Eugenia Roccella, avanza in vista della messa a punto della prossima legge di bilancio. La maggiorazione avverrebbe a decorrere dal 2023.
I provvedimenti su fisco e tetto al contante
Confermato il taglio di due punti del cuneo fiscale (introdotto dal governo Draghi) per un costo di circa 3,5 miliardi. Nel provvedimento ci sarà il pacchetto relativo alla cosiddetta tregua fiscale: resta fuori l’ipotesi di una tassa piatta incrementale per i dipendenti, in favore di un intervento per rendere più vantaggiose le aliquote sui premi di produzione. Confermata l’estensione della flat tax al 15% per autonomi e partite Iva con ricavi fino a 85mila euro.
Sul fronte mini-cartelle, si punta allo stralcio di quelle fino a mille euro per le annualità fino al 2015 e sanzioni ridottissime, al 5%, e pagamento dimezzato per le cartelle tra i mille e i cinquemila euro. In manovra verrebbe inserito anche il rialzo a cinquemila euro del tetto al contante, depennato dal Dl Aiuti Quater non avendo un profilo di urgenza.
21 miliardi per il caro-energia
Nel pacchetto fiscale anche una misura per il contribuente messo in ginocchio dalla crisi del Covid e non solo: il governo pensa infatti ad una rateizzazione delle tasse dichiarate ma non pagate degli ultimi tre anni. L’entità lorda della manovra resta intorno ai 30-32 miliardi, di questi 21 miliardi andranno al finanziamento delle misure contro il caro-energia fino a fine marzo.