Sono passati circa 9 mesi fa dallo scoppio della guerra. Da quando la Russia di Vladimir Putin ha deciso di passare all’azione procedendo ad un’invasione, celere e cruenta, della vicina Ucraina. Lo ha ricordato, oggi, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso al Manama Dialogue, in Bahrein. Le sue parole:
Quasi nove mesi fa, i carri armati russi hanno attraversato un confine riconosciuto a livello internazionale. Con l’obiettivo dichiarato di abbattere un governo legittimo e stabilire la legge da Mosca. Ma gli sforzi della Russia sono falliti in modo spettacolare. Si è rivelato un colossale errore strategico
Von der Leyen: Putin ha fallito
La Presidente Von der Leyen elogia la resistanza ucraina e demolisce le mire russe. Dal suo punto di vista l’obiettivo di Putin di indebolire l’Unione Euoropea è stato fallito:
Prima di tutto, il popolo ucraino ha combattuto coraggiosamente, con grinta e determinazione, per difendere la propria libertà, per riaffermare la sua indipendenza e il suo diritto a determinare il proprio futuro. Se Putin mirava a cancellare l’Ucraina dalla carta geografica, ha ottenuto l’esatto contrario. La nazione ucraina è oggi più forte che mai. In secondo luogo, se Putin voleva dividere l’Europa e i suoi partner e alleati, ha fallito di nuovo. Svezia e Finlandia entreranno a far parte della Nato, la Danimarca ha rimosso il suo opt-out per la difesa europea e l’Ucraina è ora candidata all’adesione all’Unione europea”, ha aggiunto. “In terzo luogo, questa guerra sta indebolendo la prospettiva economica della Russia per i decenni a venire. Le nostre sanzioni sulla tecnologia stanno paralizzando l’economia russa per il futuro. E la sua industria è a brandelli. Dal punto di vista energetico, la Russia ha perso il suo più grande cliente. L’Europa sta terminando la sua dipendenza dai combustibili fossili russi, per sempre. Dal punto di vista militare, l’esercito russo ha mostrato le sue debolezze e appare sovraccaricato. Il suo complesso industriale militare è a corto di chip e pezzi di ricambio per riparare il loro hardware. L’equipaggiamento che la Russia sta lanciando in prima linea è sempre più obsoleto. I coscritti che arrivano con esso sono poco addestrati e sempre più giovani.
A conclusione del ragionamento, Von der Leyen spiega:
Dal punto di vista diplomatico, l’annessione illegale della Russia di quattro regioni ucraine è stato categoricamente respinto come una farsa in tutto il mondo. È stato condannato da 143 paesi all’Assemblea generale delle Nazioni unite, anche dalla stragrande maggioranza del Golfo, il Medio Oriente e Nord Africa. In sintesi, Putin ha ottenuto una Russia più debole all’interno e all’estero. L’Unione europea è unita e ferma nel suo sostegno all’Ucraina
Il timore è che il raggio del conflitto possa estendersi. Specie se la Russia dovesse allargare la propria influenza su altri paesi. Ad esempio:
Alleandosi, Iran e Russia stanno minando le regole e i principi di base del nostro ordine globale. E dove porta ciò, se lasciato incontrastato? La storia insegna che questa è una ricetta per la guerra perpetua. È una ricetta per la corsa agli armamenti e la proliferazione delle armi di distruzione di massa. È una ricetta per la costante interferenza straniera, per la violenza e l’instabilità senza fine. E semplicemente non possiamo accettarlo. E non lo accetteremo. Diversi Paesi del Golfo hanno lanciato l’allarme per anni sul rischio che l’Iran alimenti le nazioni canaglia di tutto il mondo con i droni. Ci è voluto troppo tempo per capire un fatto molto semplice che mentre lavoriamo per impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari, dobbiamo anche concentrarci su altre forme di proliferazione delle armi, dai droni ai missili balistici.
Un rappresentante nel Persico
Sono mesi complicati quelli che stiamo vivendo. Che hanno riportato, sotto gli occhi di tutti, la pesantezza di un conflitto bellico. Ecco perché, spiega Von der Layen, sarà presto nomimato un inviato speciale nel golfo Persico. Questo perché
Il mondo ha bisogno di un’architettura di sicurezza più forte, contro la diffusione del caos. Lo sappiamo in Europa e conta anche qui nel Golfo.
L’Europa è pronta a fare la sua parte. Vogliamo rafforzare il nostro impegno con la regione, sia economicamente,
Ma anche in termini di sicurezza
Questo rappresentante dovrebbe essere, salvo colpi di scena, l’ex Ministro italiano Luigi Di Maio. Rimasto fuori dal Parlamento in seno alle ultime elezioni politico, potrebbe presto tornare a far politica. Politica comunitaria.