15enne bullizzata a Pinerolo. Ancora casi di bullismo: un fenomeno che cresce a dismisura tra ragazzini, che talvolta sfocia in tragedie ma spesso viene anche debellato con l’ausilio delle persone giuste. Mai avere paura di denunciare, qualsiasi atto si subisca, perché nessuno ha il diritto di ledere la personalità altrui, specialmente in età formativa, mai!
Questo è stato il caso di una ragazzina, a Pinerolo, che ha subito tanto, è andata la pronto soccorso per essere medicata e poi ha avuto il coraggio di denunciare sostenuta dalla famiglia: tale notizia deve essere diffusa perché bisogna portare allo scoperto gli atti di prepotenza che si perpetuano in modo ripetuto e continuato nel tempo nei confronti di ragazzi emotivamente e anche fisicamente più deboli, che non sono in grado di difendersi da soli.
Le minacce comunque sono continuate anche nei giorni seguenti e la storia ha avuto ulteriori sviluppi.
15enne bullizzata a Pinerolo: il primo episodio
I fatti risalgono a fine ottobre, ma è emerso solo ora e si sono protratti fino alla scorsa settimana: una quindicenne di origini marocchine è stata aggredita a poca distanza da scuola da tre coetanee, mentre stava prendendo il bus per tornare a casa: la vittima stava passeggiando con un connazionale, chiacchierando in lingua araba.
La studentessa di un’altra classe, che arriva in monopattino afferma di aver inteso che i due stessero parlando male di lei. Molto probabilmente la classica scintilla per far innescare volutamente un litigio: da qui, infatti si sono partiti i primi atti di violenza gratuita.
Viene raggiunta da altre due amiche con le quali prosegue con gesti di violenza tipo capelli tirati, insulti, un pallone in faccia e calci mentre la vittima era terra. E, per umiliarla ulteriormente, una delle tre le ha strappato le unghie finte. Danneggiando anche quelle vere.
Fortunatamente un’altra ragazzina del medesimo Istituto ha avuto la prontezza di riprendere tutto con il cellulare, quanto filmato l’ha poi fatto vedere a due professori. Il video da quel momento arriverà nelle mani degli inquirenti e farà parte degli atti dell’indagine per bullismo che nel frattempo è stata avviata dalla procura dei minori.
Dopo le medicazioni del caso in pronto soccorso, la vittima riceve altre minacce su Instagram: «Sei una sfigata, appena ci sei a scuola finisco il mio compito».
15enne bullizzata a Pinerolo: alla denuncia altre minacce
Coinvolta nella vicenda e non potendo fare a meno di intervenire anche la scuola ha fatto la sua parte, prendendo dei provvedimenti nei confronti delle ragazze, tutte coetanee, vista la gravità della situazione.
Ciò nonostante, il gruppetto delle ragazze bulle non si è fermato, tant’è che nei giorni successivi all’episodio la ragazzina è stata di nuovo minacciata e presa di mira, di conseguenza a questi altri fatti incresciosi sono state presentate altre due integrazioni alla prima denuncia.
Ma non è ancora finita, perchè arriviamo al giorno 3 novembre, quando durante l’intervallo, la vittima incrocia in corridoio la ragazza che per prima l’aveva aggredita e che continua a intimorirla: «Con me non la passi liscia».
Una settimana dopo, esattamente il 9, all’uscita da scuola, di nuovo lei e le altre ragazze le bloccano la strada impedendole di tornare a casa. «Vieni qua, hai qualche problema? Se hai qualche problema ti picchiamo di nuovo», mimando il gesto di girarle il collo, visto che la quindicenne indossava il collare a causa della precedente aggressione
15enne bullizzata a Pinerolo: “una ragazzina coraggiosa”
La famiglia della vittima si è rivolta all’avvocato Raffaele Folino. Il legale ha informato la procura dei minori, guidata da Emma Avezzù, e la giovane è stata convocata insieme a una psicologa dalla polizia giudiziaria.
Le parole dell’avvocato della ragazzina vittima del bullismo:
«Si tratta di una ragazzina coraggiosa non solo perché ha subito denunciato, ma anche perché non ha mai smesso di andare a scuola, pur vivendo il forte stress che questa violenza le sta procurando. Al di là delle responsabilità dell’aggressione, che saranno accertate, confidiamo che il preside e gli insegnanti prendano provvedimenti per tutelarla da ulteriori episodi di bullismo».