La pace in Ucraina “è possibile”. Lo dice nella sua intervista Papa Francesco, alla vigilia della visita ad Asti. Il Pontefice, che riceverà anche la cittadinanza onoraria del comune piemontese per via delle sue origini, ai microfoni de La Stampa ha esortato le forze politiche al massimo impegno per deporre le armi.
La Santa Sede è disponibile a fare tutto il possibile per mediare e porre fine al conflitto. Però bisogna che tutti si impegnino per smilitarizzare i cuori, a cominciare dal proprio. E poi disinnescare, disarmare la violenza. Dobbiamo essere tutti pacifisti. Volere la pace, non solo una tregua che magari serva solo per riarmarsi. La pace vera, che è frutto del dialogo. Non si ottiene con le armi, perché non sconfiggono l’odio e la sete di dominio, che così riemergeranno. Magari in altri modi, ma riemergeranno.
Intervista a Papa Francesco, Bergoglio ricorda le sue origini piemontesi
Sabato 18 novembre Bergoglio si recherà ad Asti per la prima volta da quando è Papa. Durante il fine settimana avrà l’occasione di ritrovare la famiglia riunita per festeggiare i 90 anni di sua cugina Carla Rabezzana. Domenica 19 novembre Francesco celebrerà la messa nella cattedrale e reciterà l’Angelus in mondovisione. Nelle varie chiese della diocesi astigiana è stato fatto un sorteggio: seimila fedeli sono riusciti ad ottenere un posto in chiesa o sul sagrato, con i biglietti che si sono polverizzati nel giro di due ore.
La comunità è in fermento e certamente lo è anche il Santo Padre, che rimetterà piede nei luoghi dai quali erano partiti i suoi genitori per emigrare in Argentina. Un vero e proprio ritorno alle origini per Francesco, che prima di diventare Papa si recava spesso in zona.
Con la cugina più grande ci sentiamo spesso al telefono. Domani ci troveremo insieme anche ad altri cinque cugini, e questo mi riempie di gioia. Il Piemonte è la mia lingua, perché quando avevo 13 mesi mia mamma ha avuto un secondo figlio, e i nonni abitavano a 30 metri da casa nostra: mia nonna veniva a prendermi, stavo con loro che parlavano piemontese.
Intervista a Papa Francesco: “Auguro il meglio al governo e all’opposizione”
Durante la sua intervista, il Santo Padre ha sfiorato anche altre tematiche, dalla povertà alla questione politica. Nei prossimi giorni è in programma il primo incontro ufficiale con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Non voglio interferire nelle questioni politiche specifiche italiane. C’è un governo legittimo, votato dal popolo, è all’inizio del suo percorso, e auguro il meglio a chi lo guida e ai suoi collaboratori, e anche all’opposizione affinché sia collaborativa, perché il governo è di tutti, e ha come compito e obiettivo il bene comune, e come unico orizzonte a cui puntare un futuro migliore per l’Italia.
Domenica abbiamo celebrato la Giornata Mondiale dei Poveri: come a tutti i governanti di ogni Paese, chiedo per favore di non dimenticare gli ultimi.
Dove il Papa cerca e trova Dio? Bergoglio ha una precisa risposta a questa domanda.
Io prego. Al mattino celebro l’Eucaristia, lì trovo il Signore. E poi lo trovo in ciò che faccio e soprattutto nelle persone che incontro, in ognuno di voi.