Un evento che si aspetta da tanto, domani, 18 novembre, è in programma a Firenze, al Mandela Forum, l’incontro organizzato dal Comune per raccontare il restyling dello stadio Artemio Franchi e il futuro dell’area di Campo di Marte. I cittadini saranno messi in condizioni di partecipare attivamente al dibattimento su quello che si vuol fare con la stadio e con il quartiere.
Incontro pubblico restyling stadio Artemio Franchi
L’inizio è previsto per le ore 17.30 e oltre all’ intervento del sindaco gigliato Dario Nardella seguiranno quelli dei progettisti e dei cittadini. Un pomeriggio all’insegna del confronto aperto che si svolgerà su molti tavoli di discussione dove si potranno fare domande e considerazioni.
Inevitabilmente ci saranno dei confronti com’è giusto che sia sull’opera che a Firenze attendono da anni. Lo stadio Artemio Franchi così come sulla riqualificazione del quartiere.
Lodevole iniziativa di far partecipare anche i cittadini, che saranno 350: le prenotazioni per partecipare all’evento essendo già stato raggiunto il numero massimo previsto per le adesioni, si legge in una nota di Palazzo Vecchio, sono chiuse.
Saranno presentati anche tutti gli interventi sulla mobilità e le soluzioni urbanistiche che caratterizzeranno la Campo di Marte dal 2026 in poi. Ogni tavolo avrà un ‘facilitatore’ che indirizzerà la discussione e potrà avvalersi dei numerosi tecnici presenti a seconda degli argomenti sollevati: mobilità, tramvia, stadio, aree esterne e altro ancora.
Le condizioni per una partecipazione attiva ci sono tutte. Tecnici e responsabili da un lato, dall’altro i cittadini curiosi che vogliono sapere.
Ci saranno anche i tecnici al Mandela Forum. Saranno presenti sia quelli del Comune che quelli di Arup, la società di progettazione che ha vinto il concorso indetto dall’amministrazione comunale per il restyling del Franchi.
Perché ha bisogno di ristrutturazione lo Stadio?
Lo stadio ha bisogno di essere ritoccato. E’ vero che presenta dei tratti di architettura molto interessanti quali le scale elicoidali, la bellissima copertura della tribuna che tuttora sfida la legge di gravità, la Torre di Maratona, ma è altrettanto importante intervenire per via di diversi aspetti da migliorare necessariamente al fine di renderlo sicuro prima di tutto ma poi anche vivibile dal tifoso che entra.
E poi non è trascurabile l’aspetto estetico: Firenze e i fiorentini meritano uno stadio moderno e bello.
Innanzitutto il cemento armato di cui è fatto si sta crepando da ogni parte, il pubblico, per la maggioranza della superficie non è coperto ed è esposto alle peggiori intemperie, dalle curve troppo distanti dal campo di gioco si vede poco e male, per non parlare della pessima condizione dei servizi igienici. Dopo 90 anni è quasi ora di metterci le mani, per davvero.
Cosa rappresenta lo stadio Artemio Franchi per i fiorentini
Per i fiorentini lo Stadio Artemio Franchi rappresenta un pezzo di storia da conservare, da ben conservare, non c’è manuale di storia dell’arte che non dedichi una pagina e qualche fotografia al capolavoro di Pier Luigi Nervi. Chi ha visto dal vivo sa di che cosa parliamo.
E’ sede di costanti visite di appassionati di architettura del Novecento, che da ogni parte del mondo si recano in pellegrinaggio al Franchi. D’altra parte, proprio il documento che certifica il nostro essere italiani, il passaporto, reca alla pagina 31, la riproduzione della tribuna del Franchi.
Il tentativo del Sindaco Nardella
Qualche mese fa il Sindaco si era mosso per trovare fondi per la ristrutturazione dell’impianto, dopo alcuni infruttuosi tentativi esperiti coi privati proprietari della Fiorentina passati e presenti, aveva deciso, di comune accordo con Dario Franceschini l’allora Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, di sfruttare le risorse economiche derivate dal PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) per finanziare (almeno in parte) il rifacimento di quest’opera considerata monumento nazionale.