Carlos Alcaraz è stato presente ieri a Torino per il ritiro del premio di N°1 della classifica ATP di fine anno. Lo spagnolo è il più giovane di sempre a riuscirci, coi cuoi 19 anni e 214 giorni. Alcaraz ha poi rilasciato diverse dichiarazioni di fronte al pubblico che stava per assistere al match tra Tsitsipas e Medvedev. Tanti i temi su cui si è soffermato il nativo di Murcia, che ora è fermo per un problema addominale ma presto rientrerà ad essere protagonista nel circuito.

Le dichiarazioni di Alcaraz

Carlos Alcaraz ha iniziato pralando delle sue sensazioni dopo aver ricevuto il premio:

è incredibile che per così tanti anni siano stati Federer, Nadal, Djokovic o Murray e poi arriva un ‘chico’ di 19 anni e riesce in questo. Significa tantissimo per me. Essere parte della storia del tennis a fianco di queste leggende è una sensazione semplicemente incredibile.

Poi una battuta sul suo infortunio:

Bene, sta andando bene. Il recupero sta procedendo il maniera piuttosto veloce. Sono concentrato nel continuare il processo nella maniera più rapida possibile. Posso dire che nell’ultima settimana ho già notato tanti miglioramenti. Penso di poter dire che per l’inizio della stagione sarò al 100%.

Ma per Alcaraz, così come per gli altri, il 2023 è alle porte:

Da adesso mi prenderò qualche giorno di vacanza, per disconnettere un po’ e riposarmi. Dopo sarò pronto a iniziare la pre-season. Non vedo l’ora di migliorare. I miei piani? Andrò direttamente in Australia per giocare l’Australian Open. Ovviamente ancora non so come andrà con l’infortunio, ma il piano al momento è giocare direttamente l’Australian Open.

Poi la chiusura sulle ATP Finals:

Ho seguito, ma non ho visto tutte le partite. Se ho tifato contro Nadal per ottenere il n°1? No, non potrei mai. Posso dirti che speravo vincesse Djokovic con Tsitsipas perché comunque ho anche un bel rapporto con Novak, ma non ho tifato contro Rafa. Non potrei mai. Sono cresciuto tifando per lui, è spagnolo. Non potrei mai.