Secondo Matteo Salvini, Elon Musk potrebbe valutare l’ipotesi di investire in Italia. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture ha rivolto il suo appello al proprietario di Twitter, Tesla e SpaceX, aprendogli le porte del Paese. Il leader della Lega non nasconde la sua ammirazione per l’imprenditore nelle sue parole all’evento “Molto futuro”, organizzato a Roma per discutere di innovazione, futuro e imprese.

Sui giornali vedevo la foto di Elon Musk, uno dei principali geni innovativi: mi piacerebbe potesse lavorare di più con l’Italia e in Italia perché come Ministero delle Infrastrutture mi piacerebbe creare un polo di attrazione e degli investimenti e dei capitali stranieri che diventi un punto di riferimento dell’innovazione.

Salvini su Elon Musk: “So che ha qualche problema con lo sbarco in Germania. Noi gli spalanchiamo le porte”

Seguendo l’auspicio di Salvini, Elon Musk potrebbe investire con le sue aziende nel settore automobilistico, “Visto che l’industria dell’auto in Italia ahimè non c’è più”.

Io ho chiesto quando ero al Viminale e ancora oggi di viaggiare su un auto italiana e non tedesca. Quindi invitare Elon Musk a investire in Italia e ad aprire in Italia è uno di quegli ambiziosi obiettivi che ci stiamo proponendo: so che ha qualche problema con lo sbarco in Germania, noi gli spalanchiamo le porte.

A settembre scorso, Tesla aveva sospeso il progetto di costruire una fabbrica di batterie in Germania in favore degli Usa: Washington ha adottato una legge che prevede degli incentivi fiscali per i costruttori, se le batterie sono fabbricate e assemblate negli Stati Uniti. Il dubbio è dunque che la Germania possa iniziare a non essere più attrattiva come un tempo nel settore automobilistico.

Salvini sul Ponte sullo stretto: “Progetto che ci renderebbe unici al mondo”

A proposito di investimenti, trasporti e infrastrutture, in precedenza il ministro era intervenuto ad un webinar sul Ponte sullo stretto di Messina, decantando la preziosità del progetto, considerato una priorità per questo governo.

Perché dopo 50 anni non possiamo costruire un Ponte sullo Stretto di Messina? Si tratta di un progetto tra i più ambiziosi, innovativi e green che ci renderebbe primi e unici al mondo perché è un ponte ad una campata unica di 3,3 chilometri che unisce non Sicilia e Calabria, ma Palermo e Berlino. In manovra di bilancio ci sarà una norma che riporta in vita la società in via di liquidazione, la Stretto di Messina, che è liquidazione da 9 anni e dovrà tornare a svolgere le proprie funzioni.

Salvini, che ha ricordato che il “non Ponte” al momento “è costato mezzo miliardo di euro agli italiani”, sottolinea che per l’Italia “può diventare un’attrazione a livello mondiale”.

C’è il dibattito se aggiornare il vecchio progetto o bandire una nuova gara. Io sono laico, a me interessa fare l’infrastruttura, migliorare la qualità della vita e attirare la gente che da tutto il mondo quei tre chilometri e tre li verrà ad ammirare, a fotografare, ad invidiare. Il mio obiettivo è che l’Italia, Sicilia e Calabria diventino un punto di riferimento dell’innovazione, del futuro, del green, del superamento del ‘no’ e del ‘non ce la faremo’.

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