Un’intervista che lascia poco spazio alle interpretazioni, quella di Kevin Durant. Il fenomeno dei Brooklin Nets ha parlato così durante una chiacchierata con Chris Haynes, dopo la sconfitta per 153-121 conro i Sacramento Kings di martedì notte. KD ha toccato diversi temi, iniziando dai suoi attuali compagni di squadra. Un roster che secondo lui non ha speranze di andare lontano:

Guardate il nostro quintetto base: Edmond Sumner, Royce O’Neal, Joe Harris, Nic Claxton e me. Senza mancare di rispetto a nessuno, ma cosa ci si può aspettare da quel gruppo? Ci si aspetta che vinciamo perché ci sono io in campo. Ci si aspetta che si giochi bene perché in campo c’è il numero 7.

Le altre dichiarazioni di Kevin Durant

L’ex campione NBA ha poi continuato così la sua intervista, in pieno stile Kevin Durant:

Ho fatto tutto quello che c’era da fare. Negli ultimi due anni ho avuto a che fare con cose che non mi aspettavo, come giocatori che fanno dentro e fuori dalla squadra, non giocare bene, essere eliminato al primo turno senza vincere neanche una partita. Fa parte del percorso. Ma non significa che sono triste. Ho visto un sacco di cose in questa lega. Per me la cosa importante è provare tutto finché sono qui, e mi sto divertendo. Mi godo ogni momento, specialmente dopo la rottura del tendine d’Achille e la pandemia. La mia legacy? Posso giocare con chiunque, ovunque, in qualunque momento, e sai per certo quello che do.

Poi una battuta anche sul tema caldo del momento, quello che riguarda Kyrie Irving, che a breve rientrerà dopo le 5 gare di sospensione da parte dei Nets e altre partite non giocate. Durant difende fermamente il compagno, e smentisce le accuse di chi pensa non abbia leadership:

Dicono che non sono un leader perché non ho detto a Kyrie di vaccinarsi, o perché non ho condannato Kyrie per aver lasciato la squadra ed essere andato a vivere la sua vita. Ma andiamo. Che cosa c…o vuol dire? Non sono io a dover dire a un adulto cosa può o non può fare della sua vita. Non ho bisogno di dimostrare o di dire a nessuno quello che faccio coi miei compagni solo per sentirmi dire ‘Vai KD, tu sei il boss, tu sei il leader’. Altri figli di… ne hanno bisogno, io no.