Going Electric: Timothée Chalamet conferma l’intenzione sul suo ruolo di Bob Dylan all’interno del film che ha lasciato intendere il pubblico nei mesi scorsi che la pellicola fosse stata del tutto accantonata.
Diversi sono stati i ruoli in cui abbiamo visto il giovane prodigio scoperto da Luca Guadagnino. Timothée Chalamet resta irresistibile, carismatico, desiderabile e intenso nelle sue interpretazioni. Talmente tanto che viene acclamato, richiesto, rilanciato in sequel, reboot e ruoli per personaggi che attendono solo di essere risvegliati dalla sua recitazione.
Al cinema questo 23 novembre si ripresenta nuovamente con la regia di Guadagnino, ad interpretare il giovane protagonista cannibale del film Bones and All.
Il prossimo anno, invece, ci stupirà sicuramente nel ruolo di Willy Wonka (il genio della fabbrica di cioccolata).
E ancora una volta lo vedremo nel sequel di uno dei film che durante l’ultima edizione degli Oscar ha brillato e lasciato parlare di sé per settimane e mesi di seguito. Timothée sarà, ancora una volta, il principe in Dune.
Tanti ruoli, molti registi, co-protagonisti celebri e nuove storie, che riprendono qualcosa che ha un’aurea di affezione, di già vissuto. Molti lavori e progetti per Thimothée Chalamet, che tuttavia vive e risplende nella volontà di fare cinema, proseguendo nella sua ascesa, una salita verso la fama e il successo che per l’attore classe 95, rappresentano già un ottimo e grande traguardo raggiunto.
Timothée Chalamet film: tanti successi per un ragazzo come tanti
La carriera dell’attore è sbocciata dopo “Chiamami col tuo nome”, con due drammi diretti da Greta Gerwig: “Lady Bird” e “Piccole donne”. E poi ha ottenuto il ruolo di Paul Atreides nel franchise di “Dune”, il suo più grande successo fino ad oggi.
Nonostante tutto, Timothée vuole essere ricordato per quello che è e per la genuinità che mette nella recitazione e in ogni singolo progetto che porta avanti dai tempi del film Chiamami col tuo nome: l’inizio di tutto. E’ a Variety che lo confida, raccontandosi così:
“Venezia – è stato divertente”, dice Chalamet, anche se “fama”, per le persone della sua generazione, è una parolaccia, e Chalamet vuole chiaramente essere visto come un ragazzo normale (per esempio, ha continuato a prendere la metropolitana a New York dopo la prima di “Chiamami col tuo nome”).
“Mi piacciono quei momenti”, aggiunge, “e ho molta gratitudine per loro. E sicuramente non voglio mai essere in attesa al riguardo. Cambiando bruscamente argomento, aggiunge, parlando del nuovo film Bones and All:
“E, devo dire, sono molto entusiasta dell’obiettivo attraverso cui abbiamo realizzato questo film – che c’è una favola e una metafora al centro di esso, non un enorme interesse aziendale”.
Going Electric: Timothée Chalamet dice che si farà
E poi le dichiarazioni sulla “patata bollente”, il film Going Electric: Thimothéè Chalamet lascia intendere che si farà. Parliamo del biopic su Bob Dylan, del quale in maggioranza pensavamo di non vedere più.
Era stato il direttore della fotografia del film, Phedon Papamichael, a spiegare che pandemia aveva bloccato il lavoro. C’erano degli aspetti tecnici ed estetici, inoltre, su cui lavorare meglio:
“Era un progetto difficile da realizzare nell’epoca COVID perché le scene si svolgono tutte in piccoli club con molte comparse in abiti d’epoca, quindi c’è molto da fare per quanto riguarda il trucco e le acconciature”.
Non è detta l’ultima parola per Going Electric: Timothée Chalamet non ha mai abbandonato l’idea di dover lavorare a quell’occasione. Infatti ha confidato a Variety:
«Non ho mai smesso di prepararmi, è stato uno dei regali più grandi per me. È stata un’esperienza meravigliosa immergersi in quel mondo, che si faccia o meno il film.
Ma senza rivelare nulla, perché non voglio battere nessuno sul tempo, le cose vanno concordate ufficialmente, i venti che stanno soffiando, stanno soffiando in una direzione molto positiva». Quindi il giovane attore utilizza per la stampa una citazione di versi della celebre canzone Blowin’in the wind dello stesso Bob Dylan, per spiegare tra le riche che il film sta prendendo finalmente una buona piega, una «direzione positiva» per uscire, farsi vedere al cinema.
Sembra proprio che Timothée tornerà a rispolverare le sue doti musicali, interpretando un giovane Bob Dylan alle prese con il suo passaggio dalla musica folk al rock in Going Electric, film biografico diretto da James Mangold.