L’Eu è pronta ad aiutare i migranti. La commissaria europea agli Affari Interni, la svedese socialdemocratica Ylva Johansson, alla vigilia dell’incontro in Germania con il ministro Matteo Piantedosi, ha aperto così la conferenza stampa a Bruxelles:
Siamo pronti a sostenere e aiutare, in questa situazione.
Migranti, Ue dà ragione all’Italia: “Giusto bloccare le partenze”
La maggior parte dei migranti che arrivano non ha bisogno della protezione internazionale.
E ancora:
Le vite si salvano solo bloccando le partenze.
A pronunciare queste parole non è Matteo Salvini, che da ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha firmato con Piantedosi e Crosetto i decreti di sosta temporanea notificati alle Ong. Non è neanche Giorgia Meloni che intende promuovere una missione europea in accordo con le autorità libiche. Quelle frasi sono state scandite chiaramente da Ylva Johansson che ha deciso di affrontare il problema in modo pragmatico.
La nostra principale preoccupazione deve sempre essere quella di salvare vite umane. E il modo migliore per salvarle è impedire alle persone di intraprendere questi viaggi pericolosi lungo la rotta del Mediterraneo Centrale.
Spiega Johansson in conferenza stampa.
“Proposto nuovo patto di migrazione e asilo”
Joahnsson riconosce anche quanto sia ormai necessario mettere in piedi un sistema adeguato di solidarietà e responsabilità in ambito europeo:
È per questo che abbiamo proposto un nuovo patto di migrazione e asilo. Ho presentato una road map per assicurarmi che, insieme al Parlamento adottino tutte le proposte durante questa legislatura. E’ la risposta più importante: non esiste un piano d’azione al mondo che possa essere meglio di un regolamento adeguato. Ecco perché dobbiamo assicurarci di avere tutto il pacchetto sul tavolo. Ovviamente siamo pronti a sostenere e aiutare, in questa situazione. Avrò anche l’opportunità di incontrare il nuovo ministro italiano, in Germania, ed è una cosa di cui parlerò con lui.
L’incontro con Piantedosi è previsto già oggi in Germania alla riunione dei ministri dell’Interno del G7.