La corsa alle presidenziali statunitensi non è ancora iniziata ma le prime scelte si cominciano a fare adesso. E qualcuno d’importante ha già fugato i suoi dubbi su chi sarà l’uomo su cui puntare per la corsa alla Casa Bianca. E non è The Donald. Un vero smacco.
Già perché alcuni grossi donatori del partito repubblicano hanno deciso di lasciare Donald Trump. Due sono l’industriale Andy Sabin e il finanziere Stephen Schwarzman, considerati tra i maggiori finanziatori del Gop. “Io – ha annunciato a Cnbc Sabin – non darò un fottuto centesimo a Trump”.
Il magnate americano, che nel 2020 aveva contribuito alla campagna di Trump nel 2020 con una donazione di 120 mila dollari, stavolta l’ha accusato di essere la causa del risultato deludente dei repubblicani alle elezioni di midterm, che hanno sì probabilmente conquistato la maggioranza alla Camera ma perso al Senato.
Trump De Santis. “Donald è la causa della sconfitta”
“Alla fine – ha aggiunto Sabin – la gente si è tenuta alla larga dal voto a causa di Trump. Ha appoggiato candidati che non erano qualificati ma dicessero ‘Donald, ti amo’”.
Secondo Cnbc, Sabin ha versato quest’anno 55 mila dollari alla campagna di Ron DeSantis per governatore della Florida e punta a sostenerlo se si candiderà alle presidenziali del 2024. Schwarzman, che nel 2020 ha versato alla campagna di Trump tre milioni di dollari e dato più di 35 milioni ai candidati repubblicani, ha dichiarato all’agenzia Axios di aver chiuso con l’ex presidente.
“E’ tempo – ha spiegato – che il partito repubblicano volti pagina e guardi a una nuova generazione di leader. Io sosterrò uno di loro alle primarie”. “L’America – ha aggiunto – farà meglio con i leader che sono ben radicati sull’oggi e sul domani, non sull’oggi e ieri”.
Le defezioni dei due miliardari seguono quella del finanziere Ken Griffin che, dopo aver donato più di 60 milioni al partito repubblicano, ha detto a ‘Politico’ di “essere stanco” di Trump. Griffin ha, invece, dato alla campagna di DeSantis cinque milioni di dollari.