San Casciano dei Bagni, borgo di 1500 abitanti in provincia di Siena, con aria buona e acque termali di prima qualità. Di questo paese a cavallo tra Toscana, Umbria e Lazio si parlerà molto nei prossimi mesi e nei prossimi anni per il ritrovamento a inizio novembre di statue bronzee, monete ed ex voto che riscrivono una parte della storia e del passaggio tra la civiltà etrusca e quella romana.
Oggetti di immenso valore e in ottimo stato. Finora San Casciano dei Bagni era noto per le terme e per la presenza costante di politici, intellettuali e giornalisti ma ora “questa scoperta offre al nostro paese un’opportunità che non è solo culturale e turistica, ma è una vera e propria occasione di rinascita” ha detto il sindaco Agnese Carletti.
“A San Casciano dei Bagni – ha aggiunto – nasceranno un nuovo museo, che ospiterà le eccezionali statue, e un parco archeologico. Due nuovi luoghi che saranno per il territorio un vero e proprio motore di sviluppo che andrà ad aggiungersi alla già entusiasmante presenza dei giovani archeologi provenienti da tutto il mondo che, grazie a questo scavo, stanno ripopolando il paese”.
Il museo è pronto ma si discute sul luogo del restauro
Il palazzo cinquecentesco che ospiterà il museo è già stato acquistato con i fondi del Ministero per i beni culturali. Aspetta che le statue vengano restaurate ma è già cominciata una discussione all’italiana: il recupero deve avvenire a Roma o Firenze? Il sottosegretario Vittorio Sgarbi e il sindaco fiorentino Dario Nardella hanno già fatto scintille prima di riappacificarsi.
Il rischio è che a qualcuno venga in mente di lasciare il tesoro nel luogo dove avverrà il restauro con la “scusa” che San Casciano dei Bagni è troppo lontano dalle grandi vie di comunicazione. E allora, secondo alcuni, meglio allestire mostre permanenti nelle grandi città che investire risorse per migliorare i collegamenti. Sarebbe una scelta sbagliata.
Piccolo è bello e va valorizzato. Il futuro è qui.
Stefano Bisi