Riprende oggi a Tempio Pausania, in Sardegna, il processo che vede imputato Ciro Grillo (figlio di Beppe, fondatore del M5s) e altre tre persone per lo stupro di gruppo ai danni di una studentessa italo-norvegese e per violenza sessuale nei confronti di un’amica della vittima avvenuto nell’estate 2019 in Costa Smeralda. Le due vittime erano entrambe poco più che maggiorenni.
In aula si è presentato uno degli imputati, Francesco Corsiglia, amico di Ciro Grillo: assistito dai propri avvocati potrebbe aver deciso di farsi vedere in Tribunale per ottenere una condanna più lieve.
Processo a Ciro Grillo, al vaglio le perizie mediche
Nel processo contro i quattro 20enni, tra cui Ciro Grillo, è il giorno delle perizie mediche: da un lato, per l’accusa, ci sono i medici della Clinica “Mangiagalli” di Milano dove le due vittime si recarono: si tratta della ginecologa Marta Castiglioni, della psicologa Laila Micci e del medico-legale Vera Gloria Merelli. A contrastare le loro risposte, per la difesa, il medico-legale Marco Salvi, il quale tuttavia non è stato ammesso in Aula.
Tuttavia le loro testimonianze non smentiscono con certezza che le ferite e i lividi possano essere state causate anche da altre attività non necessariamente compatibili con lo stupro. Si va dalla semplice caduta fino ad attività acquatiche come la moto d’acqua o il kitesurf. Proprio su questo punto il collegio di 7 avvocati che difende gli imputati (oltre a Corsiglia e Grillo sono Edoardo Capitta e Vittorio Lauria) cercherà di far crollare l’intero impianto accusatorio. La ragazza italo-norvegese è invece assistita dall’avvocato della Lega Giulia Buongiorno.
Scorrendo la lista dei testimoni odierni e futuri compaiono anche i due istruttori di kitesurf di Palau, che racconteranno lo stato d’animo delle due ragazze all’indomani del presunto stupro. Più avanti avranno facoltà di intervenire anche i titolari del B&B dove alloggiavano le giovani, i quali paiono aver fornito due versioni differenti tra stampa e forze dell’ordine. La speranza è che siano stati risolti i problemi tecnici avvenuti un mese fa e che comportarono lo slittamento. Contestualmente alla seduta odierna sono poi state fissate in calendario le prossime udienze, previste nel 2023: possibile verdetto la prossima estate.