Dopo la bella e storica vittoria nella giornata di sabato contro l’Australia due volte campione del mondo, l’Italia del rugby festeggia un momento effettivamente speciale. La World Rugby, infatti, ha reso pubblici i nomi in corsa per la vittoria del premio di “Rivelazione dell’anno”. Tra i rappresentati in ballo, ci sarà anche il nome di Ange Capuozzo. Il classe 1999 ha fatto registrare una serie di prestazioni davvero di livello, non perdendo mai di mira – però – la sua naturale motivazione nell’affrontare questo sport:
Lo sport vive di emozioni e queste sono enormi. Per me e per chi mi vuole bene. Insieme stiamo a meraviglia: giochiamo con istintività, parliamo la stessa lingua, ci capiamo al volo. Contro l’Australia? È stata una partita incredibile, indimenticabile. Siamo riusciti a imporre il nostro piano di gioco, il nostro stile, riempiendo gli spazi in velocità. È quello che ci chiede il nostro c.t. Kieran Crowley. Ora, pensando alla sfida al Sudafrica campione del mondo, dovremo rimanere concentrati e con i piedi per terra.
Italrugby, le parole di Capuozzo
L’estremo, ha quindi ribadito la sua felicità di poter giocare in Nazionale:
Sono fiero di essere in Nazionale: è il mio sogno da quando, a 5 anni, ho cominciato a giocare. Sono orgoglioso delle origini napoletane e legato alla famiglia. Nel rugby conta più la testa che il fisico? È così: il nostro sport coltiva le differenze. C’è spazio per gli alti e i bassi, per chi ha grande intelligenza tattica e chi ne ha meno. C’è bisogno di tutti. Contano le motivazioni. È il messaggio che spero arrivi ai più giovani.
Infine, Ange ha delineato la sua passione oltre al rugby:
Il design di interni, passione ereditata dai miei, strimpellare il piano, canticchiare e leggere, soprattutto libri relativi allo sviluppo personale. A 16-17 anni mi hanno aiutato molto.