Giulia Salemi dona tre macchinari all’Ospedale Bambino Gesù grazie ad una raccolta fondi aperta durante il giorno del suo compleanno: “tutti noi dovremmo usare maggiormente i social in questo modo“.
La conduttrice ed influencer aveva lanciato una campagna di beneficienza per raccogliere dei fondi nel giorno in cui ha compiuto i suoi 28 anni.
A distanza di un anno, Giulia Salemi, insieme a tutti i benefattori che hanno partecipato, è riuscita a donare tre macchinari all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, con il supporto dell’associazione benefica Gabry Little Hero ODV e della Fondazione Parole di Lulù, di cui l’influenzar fa parte.
Lunedì, infatti, la Salemi ha partecipato al “taglio del nastro”. Ecco le sue parole pubblicate su Instagram:
“Davvero orgogliosa di quello che abbiamo fatto nel nostro piccolo”
Giulia Salemi dona tre macchinari all’Ospedale Bambino Gesù: la soddisfazione e la gioia dell’influencer
Grazie ad una raccolta fondi lanciata nel giorno del suo 28° compleanno, Giulia Salemi è riuscita a donare tre nuovi macchinari all’Ospedale Bambino Gesù di Roma “per la mobilitazione, sedazione inalatoria e monitoraggio dei rumori che aiuterà i bimbi ricoverati a vivere meglio, per quanto possibile, la terapia intensiva”.
Un anno dopo che ha aperto la campagna di beneficienza, durante il mese di marzo Giulia Salemi ha pubblicato all’interno del suo profilo social tutta la sua soddisfazione per il risultato raggiunto:
“Un anno fa per il mio compleanno vi chiesi di sostenere con un piccolo contributo l’associazione Parole di Lulu fondata da Niccolò e Shirin, una ragazza di origine persiane, come me. Eravamo in tanti ed abbiamo raccolto più di 12.000 euro.
Con Shirin decidemmo di tenere bloccati quei soldi fino a che non avessimo trovato il progetto giusto. Qualche settimana fa Shirin mi ha chiamato e mi ha detto ‘Giulia abbiamo trovato il progetto adatto da sostenere…’.
‘LIBER-ACTION PROJECT‘ è il progetto del Dott. Matteo Di Nardo, anestesista e rianimatore che lavora nell’area rossa dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma.
Ci sono guerre che riguardano interi Paesi e mettono in ginocchio intere civiltà, altre coinvolgono molte meno persone, ma sono altrettanto dolorose e difficili da combattere.
Questo mondo è fatto di tubicini per alimentare o per curare, di caschetti per respirare, di allarmi per monitorare, di luci continue e di genitori inermi, che possono solo sperare, pregare ed aspettare.
la nostra quota che sarà completamente destinata all’acquisto di 3 macchinari dedicati a:
- rilevare e monitorare i rumori in Area Rossa
- monitorare la sedazione inalatoria al fine di ridurre l’uso di benzodiazepine
- riabilitare la muscolatura degli arti superiori e inferiori, un’attrezzatura speciale per la movimentazione al letto d’ospedale.
Obiettivo del progetto è ‘rivoluzionare’ la terapia intensiva pediatrica!
#rivoluzioniAMO
Quando le macchine si accenderanno io sarò li e ve lo racconterò…
Giulia”
Ad oggi quei macchinari sono entrati in funzione e la Salemi ci ha tenuto a ringraziare tutte le persone che hanno donato e ha espresso il suo pensiero riguardo l’importanza di utilizzare i social network anche in un’ottica di maggiore consapevole ed in modo utile:
“Grazie alle vostre donazioni abbiamo realizzato questo rivoluzionario progetto al Bambin Gesù di Roma.
Sempre più convinta che tutti noi dovremmo usare maggiormente i social in questo modo… ognuno di noi è parte di qualcosa di molto più grande se vuole”.
Intervistata da Leggo, poi, Giulia Salemi ha raccontatola motivazione per cui ha deciso di sostenere questa associazione, esprimendo nuovamente la gioia per quello che ha saputo dare:
“Un anno fa in occasione del mio compleanno ho scelto di aprire una raccolta fondi a sostegno della Fondazione Parole di Lulù (creata da Shirin Amini Niccolò Fabi ndr.) raccogliendo 12mila euro. Con questi soldi abbiamo sposato uno dei progetti dell’Ospedale Bambin Gesù e insieme all’associazione benefica Gabry Little Hero ODV, abbiamo raccolto un totale di 30mila euro. Soldi che sono serviti per acquistare tre macchinari per migliorare le condizioni dei bambini ricoverati nelle terapie intensive pediatriche. Sono felice vedere quello che abbiamo fatto tutti insieme è emozionante”.