Arretrati contratto sanità quando in busta paga 2022. Dopo la sottoscrizione del rinnovo del contratto relativo al personale del Comparto Sanità gli arretrati stanno per arrivare in busta paga.
Arretrati contratto sanità quando in busta paga 2022
Per quanto riguarda l’aumento degli stipendi del personale sanitario, amministrativo e degli infermieri, il secondo tassello del rinnovo del contratto 2022 riguarda il pagamento degli arretrati in busta paga, secondo una tabella ben precisa a seconda della categoria. Le cifre vengono calcolate a partire dal primo gennaio 2019, al netto dell’indennità IVC già ricevuta dai lavoratori.
Secondo quanto reso noto dai sindacati il versamento avverrà già nella busta paga di novembre 2022. In media questa somma si aggirerà intorno ai 4.000 euro per gli infermieri e sui 2.500 euro per gli OSS.
Nuovo contratto
Il presente contratto si applica a tutto il personale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato dipendente da tutte le Aziende ed Enti del comparto indicate all’art. 3 del CCNQ sulla definizione dei comparti di contrattazione collettiva del 3 agosto 2021.
Il rinnovo contratto sanità riguarda il periodo che va dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2021, sia per quanto riguarda la parte giuridica che per quanto riguarda la parte economica.
Gli effetti dello stesso, inoltre, decorrono dal giorno successivo alla data di stipulazione, salvo diversa prescrizione del presente contratto, la quale in ipotesi remote potrà essere applicata prima della firma definitiva dello stesso, prevista per il 2 novembre 2022.
Per quanto riguarda gli stipendi, invece, ci sarà a partire dal 1° gennaio 2021 un incremento medio a regime degli stipendi tabellari di 91 euro medi per 13 mesi, oltre ad una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa di 12 euro al mese per 13 mensilità ed un nuovo sistema di classificazione professionale che produrrà un ulteriore aumento di 13 euro al mese per 13 mensilità.
Il commento dei sindacati
Nello specifico, il contratto interessa 545 mila lavoratrici e lavoratori e riguarda il periodo 2019-2021. “È stata una trattativa lunga e complessa, ma abbiamo mantenuto gli impegni che ci eravamo assunti, in particolare riformando profondamente l’ordinamento professionale”, commentano Cgil e Fp Cgil.
“Questo contratto – inoltre – è un primo importante riconoscimento, in termini di salario, di diritti, di valorizzazione professionale, per quanto viene fatto ogni giorno dalle lavoratrici e dai lavoratori nelle strutture pubbliche”.
Adesso, a loro avviso, “è necessario proseguire in questa direzione per la valorizzazione degli operatori, del lavoro e del servizio, attraverso maggiori risorse per i salari e per la contrattazione, e un piano straordinario di assunzioni. In ballo c’è la dignità del lavoro e il diritto alla salute dei cittadini”.
il sottoscritto e stato collocato in pensione con quota 100 dal 01/08/2021 e gradirei sapere se la mia pensione e soggetta al ricalcolo in virtu del rinnovo contrattuale 2019-2021 . il mio ruolo era infermiere professionale in fascia d6 ,grazie