Novak Djokovic è partito al massimo alle ATP Finals di Torino: battuto Stefanos Tsitsipas con un solido 2-0, in una partita mai rischiata e sempre in controllo. Sembra essere il Nole dei giorni migliori, quello visto ieri sera contro il greco: non ha concesso nulla, ha spinto con precisione sui deboli dell’avversario, e ha atteso il momento giusto per accelerare e portare a casa la partita, ai vantaggi del secondo set. Djokovic ha parato così della sua stagione:

Posso affermare che quest’anno è stato diverso da tutti gli altri anni che ho vissuto durante la mia carriera nel Tour. Una stagione ovviamente molto insolita per le circostanze che si sono verificate, in particolare nei primi due mesi dell’anno. È stato davvero difficile per me trovare l’equilibrio di cui avevo bisogno. Non è stato semplice, riuscire ad esprimere il mio miglior tennis con tutto ciò che è successo in Australia. Ma penso che verso la fine della stagione sulla terra battuta, ho iniziato a giocare nel modo in cui avrei voluto fin da inizio anno, mettendo sul campo il livello che desideravo. Wimbledon è sempre stato un torneo così importante e speciale nella mia carriera, che ancora una volta è arrivato esattamente nel momento in cui avevo bisogno arrivasse. Ovviamente un successo del genere, poter essere il vincitore di un titolo di tale prestigio; si è rivelato per me un enorme sollievo. Tuttavia, allo stesso tempo, anche un’enorme spinta in termini di fiducia in me stesso. Mi ha premesso così di entrare in campo e giocare, in tutti i successivi tornei, ad un livello molto alto.

Il campione serbo, ha poi continuato dicendo:

Ora sto proseguendo su questa strada, avendo iniziato bene le Finals. Questo mio percorso positivo, è anche però conseguenza del fatto che mi piaccia giocare indoor. Infatti, storicamente, in tutta la mia carriera ho avuto ottimi risultati su questa superficie e in questo tipo di condizioni di gioco. Penso inoltre che anche l’esperienza di aver già giocato a Torino in altitudine, lo scorso anno, mi abbia aiutato quest’anno ad avere una migliore preparazione all’evento. Tutti i giocatori che si sono qualificati lo hanno detto: ogni partita qui è una finale, non c’è un chiaro favorito. Devi essere assolutamente perfetto fin dall’inizio, ed è proprio questo che mi ha dato la possibilità di ottenere la vittoria questa sera [ieri sera, ndr].