Mascotte Parigi 2024: di cosa si tratta? Questa volta non ci sono animali, ma berretti: a 620 giorni dall’inizio dei Giochi Olimpici che si disputeranno nella città francese, presso la sede del Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici e Paraolimpici (Cojop), sono stati infatti presentati i due frigi che accompagneranno la gara parigina. Si tratta di un paio di berretti rossi, uno per i giochi olimpici e uno per quelli paraolimpici,rispettivamente con scarpe da ginnastica ai piedi e protesi di gamba destra e bandiere tricolori all’angolo dei grandi occhi azzurri. Sono un riferimento alla Rivoluzione francese.
Mascotte Parigi 2024: un simbolo di libertà e inclusività
I due personaggi scelti per rappresentare i Giochi di Parigi, Phryge Olympique e Phryge Paralympique, hanno la forma dei frigi, i berretti tipici della Rivoluzione francese del 1789 e della Repubblica francese. Furono indossati dai giacobini e poi, più tardi, dai galeotti di Marsiglia liberati nel 1792, diventando simbolo di libertà, tanto da comparire anche nel celebre dipinto di Eugène Delacroix “La Libertà che guida il popolo”, esposto al Louvre. “Sono i personaggi principali di una grande tribù, fanno parte della famiglia delle phryges – ha spiegato Julie Matikhine, direttrice del brand Parigi 2024 -. Esistono da migliaia di anni e ora sono tornati per questo grande evento in Francia per guidare una rivoluzione: l’obiettivo è dimostrare che lo sport può cambiare tutto nella società facendo grandi cose. Si tratta di fratellanza, solidarietà e un aiuto per la crescita della società”.
“Abbiamo scelto un ideale piuttosto che un animale – ha aggiunto Tony Estanguet durante la conferenza stampa di presentazione delle mascotte -. Il berretto frigio è un simbolo molto forte della Repubblica. Per i francesi è un oggetto molto popolare, un simbolo di libertà: rappresenterà le mascotte di tutto il mondo”. Le nuove mascotte sembrerebbero essere state approvate anche da un campione di bambini fra i 6 e i 14 anni e, con un nome simbolicamente al femminile, puntano a proporsi come simbolo di libertà e inclusività.
Ma sul web non sono mancate le critiche
Già poche ore dopo la presentazione dei due personaggi – come spesso accade per le mascotte delle grandi manifestazioni sportive, raramente accolte all’unanimità – molti non hanno mancato di criticarle sul web, facendo riferimento, in particolare, alla forma, che ricorderebbe quella di un clitoride. “Potevano scegliere un basco, una baguette, la Tour Eiffel, e invece hanno scelto un berretto frigio che sembra un clitoride”, scrive qualcuno su Twitter, come riportato da Repubblica. “Adoro i clitoridi rivoluzionari”, commenta un altro; mentre la giornalista Matilde Meslin si domanda: “Siamo tutti d’accordo che non è un berretto frigio ma un clitoride intero?”.”Forse c’erano solo degli uomini alla riunione per la scelta”, commenta qualcun’altro facendo riferimento alla scarsa conoscenza da parte degli uomini della reale forma e collocazione del clitoride. E, su questo punto, c’è anche chi, ironicamente, scrive: “Gli uomini potranno finalmente trovarlo”. Una critica mascherata da gioco, a cui però se ne sono aggiunte anche altre: alcuni criticano il nome, che sarebbe troppo difficile da pronunciare (critica smontata da chi ricorda la mascotte di Tokyo 2021, Miraitowa); per altri, invece, il problema sarebbe l’origine delle mascotte, prodotte in Cina e quindi contro il “made in France”. Insomma, una scelta che è piaciuta a molti e che molti criticano, com’è tipico delle cose che dovrebbero rappresentare tutti e da cui, non tutti, si sentono rappresentati.