Jannik Sinner ha terminato in anticipo la sua stagione a causa di un infortunio al dito accusato nelle ultime settimane. Gli esami strumentali del caso hanno delineato una situazione delicata, costringendo il tennista a fermarsi fino al 2023. In questo senso, l’altoatesino dirà addio ad una sua possibile partecipazione alla Coppa Davis 2022. Queste le sue parole rilasciate in conferenza stampa e riportare da Eurosport:
Quando ti fai mai male non è mai piacevole. Ma non perché ti devi ritirare, ma perché non riesce stare in campo e allenarti. A me è quello che fa più male degli infortuni, non poter giocare, perché a me piace giocare a tennis. Perché è la mia passione e l’ho scelta per quello. A Miami, quella vescica. Che non è un vero infortunio perché è una vescica. Potevo giocare i quarti con Cerundolo ed è una cosa che mi ha fatto male. Sentivo che potevo giocare bene, avevo già alzato l’asticella con Kyrgios il turno prima e invece non sono riuscito neanche a “entrare in campo”. È stata una cosa che mi ha ‘fatto male’, ma è anche una cosa che mi ha aiutato poi a diventare più forte e affrontare tutte le cose che mi sono successe prima.
Infortunio Sinner, le sue parole: “Non pensavo fosse così brutto”
Il classe 2001 ha ripercorso il momento in cui ha scoperto la gravità dell’infortunio:
Ho staccato dopo Parigi perché sapevo che non potevo giocare qui. Poi mi volevo allenare queste due settimane per la Coppa Davis, ma ho avuto questo dolore al dito. Ho fatto un controllo lo scorso giovedì 10 novembre e ho scoperto di non poter giocare più. Così abbiamo già iniziato la preparazione per l’anno prossimo, senza fare pesi e senza sforzare la mano. Quando andrà meglio il dito riprenderò a giocare a tennis. Il problema è all’indice della mano destra. Onestamente all’inizio non pensavo nemmeno fosse così brutto. Ho sentito una botta nel match contro Huesler, quando stavo servendo. Non pensavo fosse così grave, invece poi più andavo avanti più lo sentivo.
È chiaro che il tennista salterà l’appuntamento con la fase finale di Coppa Davis 2022.
La prima cosa ho parlato con il mio team, per capire cosa era meglio fare per noi. Poi ho chiamato Filippo (Volandri, ndr) perché era giusto che lui lo sapesse per primo. Poi ho mandato un messaggio nella chat dove siamo tutti. Quello che posso dire è che l’Italia ha tantissimi giocatori forti. Possiamo competere con tutti. Io farò il tifo da lontano ma lo faccio con piacere.