Vi ricordate chi era Ciribiribì Kodak? Impossibile dimenticare l’alieno protagonista dello spot delle macchine fotografiche Kodak che negli anni Ottanta era un vero e proprio tormentone. Ora l’attore che lo interpretava, Davide Marotta chiede aiuto. Scopriamo perché.
Chi era Ciribiribì Kodak
Chi era Ciribiribì Kodak nel celebre spot? Il ruolo dell’alieno era interpretato da Davide Marotta, attore affetto da nanismo oggi sessantenne. Oltre all’interpretazione, famosissima, dell’alieno Ciribiribì, Marotta ha lavorato con Dario Argento nella parte del figlio deforme di Frau Brückner in Phenomena e con Lamberto Bava in Demoni 2. Le sue interpretazioni più significative sono ne Il ritorno di Cagliostro di Daniele Ciprì e Franco Maresco e ne la Passione di Cristo di Mel Gibson, dove recita una piccola parte nel ruolo dell’Anticristo sotto forma di un bambino in braccio a Satana.
Perché ha bisogno d’aiuto
Dopo aver visto chi era Ciribiribì Kodak capiamo ora perché ha bisogno d’aiuto. Marotta, che vive a Napoli, rischia infatti di perdere la casa dove è nata sua mamma e dove la sua famiglia vive da tre generazioni. Si tratta di un’abitazione che risale alla fine dell’Ottocento, ubicata in via Cupa del Principe a Poggioreale, nei pressi del Parco Aldebaran. La casa è oggetto di un lungo braccio di ferro con il Comune di Napoli per presunti abusi edilizi. Nel 2017 Marotta ha vinto un ricorso al Tar , che ha sospeso il diniego di condono del Municipio, in quanto l’immobile sarebbe all’interno dell’area di rispetto cimiteriale. La Procura di Napoli, che ha seguito un iter diverso per l’abbattimento, ne ha ordinato comunque la demolizione, prevista per martedì 15 novembre.
Marotta non ci sta
Marotta però non si arrende: “È una cosa che non si spiega. Martedì mi hanno comunicato l’abbattimento. Ma abbiamo vinto il ricorso al Tar sul condono. In quella casa, con me, vivono anche mio fratello e mia mamma di 88 anni”. Come ha spiegato l’attore campano, la masseria ha quasi 150 anni ed è ricca di storia: “Mio nonno ci andò a vivere da sposo negli anni Venti del 1900. Lì sono nati mia mamma nel 1934 e tutti i suoi fratelli: 8 figli. Io la comprai nel 1993 per affetto. L’abbiamo ristrutturata, ma esternamente rimasta com’era”.
Un appello disperato quello dell’attore, al quale amici e conoscenti hanno risposto con numerosi attesti di vicinanza e solidarietà da parte di amici e conoscenti. Pare che per martedì sia stato stato programmato un presidio pacifico di protesta per chiedere al Comune di Napoli di fermare le ruspe.