Stefano Bandecchi, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, ha parlato in conferenza stampa per presentare la sua candidatura a sindaco di Terni.
Conferenza stampa Bandecchi candidato sindaco Terni
D. IN UN RECENTE VIDEO LEI HA PARLATO DI UNA SORTA DI VIRUS CHE HA COLPITO I TERNANI IN QUESTI ANNI, DI ESSERE ABITUATI ALLA SCONFITTA, ALLA DEPRESSIONE E HA PARLATO ANCHE DI UNA RICETTA PER USCIRE DA QUESTA SITUAZIONE. IMMAGINO SIA ANCHE IL SUO PROGRAMMA ELETTORALE
R. Quel video io l’ho fatto da tifoso. Io sono ternano di adozione, è vero che sono presidente della Ternana, ma sono anche un tifoso della Ternana, sono un tifoso che vuole vincere, che non accetta il mosciume. Io quel video l’ho fatto da tifoso che parlava ai tifosi. Ho sentito dire che siamo tanti allo stadio, ma non siamo mai troppi. In certi casi dentro al terreno di gioco ci sentiamo soli, a causa della distanza dagli spalti. Occorre essere 12 mila per avere gli stessi effetti di un altro stadio con quattromila persone. Purtroppo poi quando piove diventa tutto più difficile per seguire la squadra. Per quanto riguarda la negatività e la miseria che ci sono entrate nelle ossa, io penso che sia entrata nella ossa a tutti gli italiani e questa testa china a me inizia a dare un po’ fastidio. Ormai la parola d’ordine è diventata miseria. Io ho scoperto il calcio a febbraio del 2019, quando ho preso in mano la Ternana e lì mi sono affezionato alla maglia di una squadra. Io quindi sono un tifoso puro. Tifo vuol dire malattia, se sei un tifoso sei uno fuori dalle righe. Poi ovviamente non faccio impresa come faccio il tifoso. Programma elettorale? Io ho letto i programmi elettorali dei partiti a livello nazionali, alcuni partiti avevano scritto 4 righe, nessuno ha parlato di lavoro, della guerra in Ucraina, nessuno ha fatto un discorso di politica estera. Io ho un grande programma per la città di Terni, così come l’ho avuto per la Ternana. Io ho sempre un progetto preciso. Programma che porterò avanti da solo? Nella vita chi vuole fare grandi cose da solo non fa niente. Per guidare una città, che assomiglia molto più ad un’impresa che a uno Stato, dobbiamo dare a tutti un posto di lavoro, bloccare quell’emigrazione che ha colpito Terni, ci sono tanti ternani che sono stati costretti ad andare via, molti vorrebbero tornare nella loro città ma sanno che non possono. Io ho un programma di sviluppo della città e io sono convinto che andremo d’accordo maggioranza e opposizione. Io non mi alzo la mattina per fare proposte bischere, faccio proposte normali, serie. Il programma è molto semplice: bisogna riportare lavoro, industrializzazione, economia, benessere e sport. Terni è una delle città che ha il maggior numero di ragazzi che fanno uso di stupefacenti, una cosa a cui sono molto sensibile perché mio fratello è morto per questo. Per me la droga andrebbe eliminata totalmente dal mondo, insieme a chi la fa. Per eliminare la voglia di drogarsi c’è bisogno di cultura, di teatro, di musica, di sport. Gli ultimi centri sportivi che sono nati a Terni li ho rimessi a posto io, non ci sono campi da tennis, non ci sono campi da basket, c’è un problema. Io non voglio fare il sindaco con operazioni simpatia, io voglio rompere la comfort zone, io se non faccio il sindaco non è che muoio di fame.
D-SUL PROGETTO DELLA NUOVA CLINICA C’è UN CONFLITTO D’INTERESSI?
R- C’era il progetto di fare una nuova clinica a Terni, mi hanno detto di no. Quindi il conflitto d’interessi è finito. Semmai il conflitto d’interessi ci sarebbe se mi fossi candidato alla Regione. Conflitto d’interessi è quando io ho un favore dal Comune di Terni, io con la Ternana non ho nessun favore dal Comune. Ho pagato per prendere il Palazzetto dello sport, che mi era stato detto non gestiva nessuno. Ho messo in campo 200mila euro tra assunzioni di persone e consulenze esterne. Se c’è qualcuno che vuole fare queste cose al posto mio, io sono disponibile a fare un passo indietro. Io non prendo un euro dal Comune, quindi non ho nessun conflitto d’interessi. Poi sono disponibile a discutere di leggi. Davanti al primo conflitto d’interessi io vado a casa.
D-L’IMPORTANZA DELLA CULTURA
R-Io penso che il bello sia tra gli elementi fondamentali della vita. La prima cosa che Platone suggeriva a chi gestiva le città era di accogliere gli stranieri che arrivavano in città con il bello. Per me avviare i giovani verso il teatro, il cinema, la pittura, è qualcosa di elevato. Il bello è lo sport, l’arte, lo spettacolo. Se c’è un teatro che ancora esiste, non vedo perché non lavorare per ristrutturare quel tipo di teatro. Ci sono persone ricche anche a Terni, purtroppo c’è una grande spaccatura tra chi ha denaro e chi non ce l’ha, come succede in Italia in generale, io non credo che i ricchi debbano piangere, credo che i poveri debbano ridere
D-SPERA ANCORA NELLA REALIZZAZIONE DELLA CLINICA?
R-Il mondo dei mosci mi ha sempre dato fastidio. La partita di sabato era il mondo dei mosci, mosci a destra e mosci a sinistra, io me ne stavo per andare via alla fine del primo tempo. La politica regionale ha sbagliato. Il fatto che Regione e Comune non si siano nemmeno parlati è indignitoso. Ho chiamato il sindaco a Latini e gli ho detto che è stato il primo a dover subire le angherie della Regione, dove ci sono stati 25 pareri negativi e 1 negativo, quello di un veneto che non ha mai lavorato un giorno in vita sua. La Regione ha messo una toppa che è peggiore del buco. Comunque non intenderei ritirare la mia candidatura anche se venisse dato l’ok alla costruzione della clinica perché non c’è nessun conflitto d’interessi. Tra un anno e mezzo il mio partito sarà presente alle elezioni regionali, la mia operazione è di lungo respiro.
D-DOVE SI COLLOCA ALTERNATIVA POPOLARE?
R-Io ho votato Fratelli d’Italia, ma l’ho fatto solo perché non c’era un partito di centrodestra liberale. Io sono un liberale e oggi sono il segretario di un partito popolare, di centro. La mia idea è unire i partiti del PPE, partendo da Forza Italia. Altrimenti in Italia il centrodestra è sparito. Il nome Bandecchi sta scritto sotto il simbolo di Alternativa Popolare, perché la democrazia è finita il giorno in cui qualcuno ha deciso di scrivere il proprio nome dentro al simbolo. Io voglio un partito con le correnti. Mi sono stufato di partiti fatti di grandi leader e grandi duci. Alternativa Popolare è e resterà un partito forte e grande che avrà un futuro, a prescindere da Bandecchi.
D-VUOLE CREARE LA NUOVA DC?
R-Dove stanno i moderati, sta lo sviluppo. Io sono un matematico per natura, facendo l’imprenditore mi devo basare sulle cose empiriche, grazie alla Dc siamo diventati una potenza mondiale. Mi sembra che negli ultimi 30 anni tutto questo benessere non ci sia. Mi sembra che l’ultimo anno in cui abbiamo avuto benessere sia stato il 1986. Mi sono un po’ rotto le scatole di sentire parlare persone che nella vita non hanno mai fatto niente. L’unica persona del fare che conosco è Silvio Berlusconi, ma purtroppo ognuno ha la sua età e bisogna prenderne atto.
D-CONFERMA LA PRESENZA ALLE PROSSIME ELEZIONI REGIONALI?
R-Confermo la presenza a livello Regionale in Umbria. Nel Lazio. Alle prossime elezioni europee.
D-SE PERDERà FARà L’OPPOSIZIONE?
R-Se non diventassi sindaco starò nei banchi dell’opposizione. L’opposizione è il posto più comodo in assoluto.
D-QUALI ALLEANZE FARà?
R-Non so se andremo soli, sempre meglio soli che male accompagnati. Abbiamo delle idee precise, se qualcuno condivide le nostre idee bene, altrimenti andremo soli.