Tisane alla cannella contro i primi freddi e l’influenza? Studiare le proprietà e le caratteristiche di questo potente elemento da aggiungere alle nostre tisane può essere interessante, ma soprattutto utile per la nostra salute e benessere. Quanto abbiamo bisogno, in pieno autunno, di una tisana calda nel tardo pomeriggio, adesso che con il nuovo orario si fa notte presto?
Insieme al buio arriva anche l’umidità e i primi starnuti. Scopriamo insieme le proprietà benefiche della cannella e qualche ottima combinazione per gustarci una tisana giornaliera, qui su TAG24.
Tisane alla cannella: caratteristiche
Le Tisane alla cannella possono essere meno banali di ciò che sembrano, a partire dal loro elemento principale.
La cannella, infatti, agisce come ottimo antiossidante naturale. Assume un ruolo perfetto per la stimolazione della circolazione del sangue e aiuta a combattere il colesterolo.
Le sue proprietà sono molteplici e salutari: è un buon digestivo, antisettico e antibatterico.
Può essere definito come un ingrediente alleato contro il raffreddore, diarrea e l’influenza, grazie alle sue capacità di stimolare il sistema immunitario.
Diminuisce il senso di fame, previene il gonfiore addominale, è usata contro la stitichezza e spesso si accompagna a diete dimagranti.
Tisane alla cannella: con il limone
Cosa succede se abbiniamo questo elemento benefico ad un agrume come il limone, anch’esso portatore di ottime proprietà per il nostro organismo?
Già dai tempi degli antichi Romani il limone era, a tutti gli effetti, un frutto pregiato e terapeutico che aiuta, tra le primissime cose, a digerire.
Ha inoltre un’azione ipotensiva, antiuricemica, antireumatica e anche una buona azione diuretica. Ottimo frutto per affiancare e favorire l’assunzione di ferro presente nelle verdure.
Inoltre, l’acido citrico all’interno del limone aiuta nell’assorbimento del calcio nel duodeno.
Insieme, cannella e limone, non possono che essere una combinazione vincente per dare benefici al nostro organismo.
Tisane alla cannella: con l’anice stellato
Un ottimo compagno per la cannella nelle tisane può essere l’anice stellato: combattono insieme contro il malessere e gli imprevisti di salute portati dalla cattiva stagione, dal raffreddore alla tosse.
L’anice stellato viene utilizzato principalmente per:
infiammazioni delle vie respiratorie: azione espettorante e secretolitica, alleato per bronchiti con la tosse e la presenza di di catarro
perdita di appetito
iperlipidemia
aterosclerosi
rilassare la muscolatura liscia gastrointestinale
Ed è considerato una medicina naturale.
L’immancabile zenzero
Una pianta aromatica e medicinale usata in tanti paesi diversi, come lo zenzero, è perfetta se accostata alla cannella nelle tisane. Di questa viene preso in considerazione la radice, detta rizoma. Lo possiamo trovare fresco o in polvere.
I due ingredienti sono molto simili tra loro nelle caratteristiche e corrispondono ad un duo decisamente più potente. Le proprietà sono:
digestive: la salivazione viene stimolata dal sapore amaro dello zenzero e incomincia così il processo digestivo. La cannella si occupa del pano gastroenterico.
riscaldamento: entrambi gli elementi favoriscono la sudorazione e aiuta a riscaldare il corpo;
proprietà antisettiche e antivirali: l’eugenolo della cannella ha funzione antisettica e accosta bene alla proprietà antinfiammatoria dello zenzero.
Effetti collaterali
Bisogna considerare che possono verificarsi effetti collaterali di varia natura come: reazioni allergiche (alla cute o alle mucose), diarrea, tachicardia, sudorazione, convulsioni e depressione.
Ci sono diverse tipologie di cannella, estratta dalla corteccia dell’albero Cinnamomum, tuttavia in cucina si usano per lo più Ceylon e Cassia.
Si differenziano per la quantità di cumarina che contengono, che se si assumono dosi spropositati, può provocare danni ai reni e al fegato.
Se si consuma cannella quotidianamente, meglio assumere la Ceylon, poiché ne ha di meno. Ai diabetici può portare ipoglicemia.
Bere eccessivamente tisane alla cannella in gravidanza può stimolare contrazioni uterine. Durante l’allattamento è sconsigliato berne.