L’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha annunciato che la società ha iniziato a importare gas naturale dal progetto Coral South in Mozambico. Si tratta di un passo importante nella strategia dell’azienda per aumentare la dipendenza dal gas come fonte di energia per l’Europa e per contribuire alla transizione verso un futuro energetico più sostenibile. Eni continuerà a lavorare con i suoi partner per massimizzare il valore delle risorse di gas del Mozambico.

Ecco il suo commento a riguardo:

Questo primo carico di GNL dal progetto Coral South, e dal Mozambico, rappresenta un nuovo e importante passo nella strategia di Eni che fa leva sul gas come fonte in grado di contribuire significativamente alla sicurezza energetica europea, anche attraverso la crescente diversificazione delle forniture, supportando nel contempo una transizione energetica equa e sostenibile. Continueremo a lavorare con i nostri partner per assicurare una tempestiva valorizzazione delle vaste risorse di gas del Mozambico.

Gas, Descalzi sottolinea il ruolo del Mozambico

Il ruolo del Mozambico nella diversificazione delle fonti di gas del Sud del Corallo è un progetto storico per l’industria e pone saldamente questo Paese sulla scena mondiale delle Gnl. Al centro di questo percorso di diversificazione, come detto, c’è l’Europa e i suoi Stati membri, con l’Italia in testa. Il progetto, approvato nel 2017, è entrato in funzione solo 5 anni dopo, in linea con i tempi e i costi inizialmente previsti dal programma – nonostante le interruzioni dovute alla pandemia di Covid.

Questo risultato è stato possibile grazie al particolare approccio per fasi e parallelizzato di Eni, a un’efficace pianificazione dell’esecuzione, al forte impegno di tutti i partner e al costante supporto del governo del Mozambico

Per quanto riguarda l’impianto di Coral Sul Flng, ad oggi si sa che ha una capacità di liquefazione di 3,4 milioni di tonnellate di gas all’anno e che è in grado di produrre una capacità pari a 450 miliardi di metri cubi di gas naturale. A gestire la concessione è la Mozambique Rovuma Venture (MRV), una joint venture tra Eni, ExxonMobil e Cnpc, che detengono il 70% del contratto.