Cos’è la Decima Mas? In queste ultime ore il web si è animato di discussioni riguardo la maglietta indossata da Enrico Montesano durante le prove del programma Ballando con Le Stelle: era una maglietta celebrativa della decima flottiglia mas, che portava anche il suo motto: “Memento audere semper”. Una delle giurate del programma, Selvaggia Lucarelli, ha denunciato l’avvenimento su Twitter, scatenando delle discussioni.

Vediamo insieme qui su tag24 la storia della decima flottiglia e il motivo per il quale la maglietta di Montesano è stata duramente criticata.

Cos'è la Decima Mas

Cos’è la Decima Mas? Il nome e l’armistizio

Cos’è la Decima Mas? Da dove viene il nome? La decima flottiglia MAS deve il suo nome proprio al celebre motto dannunziano “memento audere semper”, del quale è un acronimo: questo nome viene scelto nel 1941 e va ad indicare il reparto dei mezzi d’assalto della Marina Italiana.

Nel 1943, quando viene firmato l’armistizio di Cassibile per la resa incondizionata dell’Italia agli Alleati, Junio Valerio Borghese, che aveva assunto il comando della decima flottiglia mas, decise di renderla una formazione militare autonoma e di continuare a combattere con i nazisti e il terzo reich.

Junio Valerio Borghese era condiserato un eroe dai fascisti e circa quindicimila uomini, di cui molti erano giovanissimi, decisero di seguirlo, non accettando l’Armistizio.

La principale funzione della decima flottiglia MAS, dopo questo momento, è stata quella di lotta contro i partigiani.

Cos'è la Decima Mas

La decima flottiglia MAS: la guerra civile

La prima rappresaglia compiuta dalla Decima risale al marzo 1944, quando il treno Parma-La Spezia fu bloccato dai partigiani per liberare alcuni prigionieri dei fascisti che stavano per esser portati a Parma: durante l’azione, morirono il sottotenente Gastone Carlotti della X Mas, il sottotenente Domenico Piropan, la guardia nazionale repubblicana Luigi Comelli, mentre venne gravemente ferito Riziero Biancardi. La Decima ordinò un rastrellamento che portò alla morte di 12 partigiani.

A partire dal 1944, le azioni contro i partigiani divennero sempre più numerose, nonostante la decima flottiglia MAS avesse spesso dichiarato di combattere per l’Italia contro gli anglo-americani e non contro gli italiani: venne dispiegata una violenza impressionante e la flottiglia arrivò a perpretare dei veri e propri crimidi di guerra contro le popolazioni civili.

Tra le esecuzioni sommarie della decima flottiglia MAS, si può ricordare quella di Ferruccio Nazionale, giovane partigiano impiccato, in seguito a numerose azioni contro i nazisti: la foto della sua impiccaggione, col cartello “aveva tentato con le armi di colpire la decima”, è la traccia della violenza e della ferocia cui si giunse durante la guerra civile. Secondo alcune testimonianze, Ferruccio Nazionale, detto Carmela, era già morto al momento dell’impiccaggione, a cause delle torture che aveva subito per mano della compagnia “O”. Durante le torture, gli sarebbe stata anche mozzata la lingua.

Cos’è la Decima Mas? I crimini di guerra e le stragi

I crimini di guerra della decima flottiglia MAS sono numerosi e si svolsero in diverse città, sulla base del luogo in cui la resistenza italiana era attiva.

Tra gli episodi di maggiore crudeltà, si trova la strage di Forno, un eccidio condotto dai nazisti e dai soldati della decima flottiglia MAS al comando di Umberto Bertozzi, che si distinse per crudeltà e accanimento: vennero uccise sessanta persone per rappresaglia, dopo che Forno era stata occupata dai partigiani e proclamata “Repubblica libera di Forno“. Cinquantuno civili furono, poi, avviati nei campi di concentramento in Germania.

Ancora, tra questi momenti, si annoverano la Strage di Borgo Ticino (durante la quale, per rappresaglia, vennero uccisi dodici civili) e l’Eccidio di Castelletto sopra Ticino (dopo l’uccisione di un tenente di vascello della decima flottiglia MAS da parte dei partigiani, furono uccisi cinque uomini -alcuni appena maggiorenni- della resistenza).

Decima Mas oggi:

Oggi la decima flottiglia MAS è un simbolo neofascista, proprio per la sua storia.

Questo è il motivo per il quale la maglietta di Enrico Montesano è stata duramente criticata e ha generato un importante dibattito: l’attore, ora, dovrà dare conto di questa scelta.