Sabato 12 novembre 2022, la Fiera del Porro 2022 a Cervere ha riaperto le porte ai visitatori.
Dopo due anni di stop, a causa delle limitazioni per il covid, l’appuntamento gastronomico è tornato per la 43esima edizione.
Dal 12 al 27 novembre 2022, la cittadina di Cervere, in provincia di Cuneo, accoglierà migliaia di visitatori.
Tutti i partecipanti all’evento avranno la possibilità di degustare i celebri piatti a base di porro e di visitare il mercato.
Proprio ieri pomeriggio, 12 novembre, si sono riaperte le porte del Palaporro e, sotto i colori delle bandiere dei Principi d’Acaja di Fossano e sulle note della Fondazione Fossano musica, il sindaco Corrado Marchisio ha dato il via alla 43esima Fiera del porro a Cervere.
Al tradizionale taglio del nastro, erano presenti numerosi amministratori, politici e produttori locali, i cui interventi sul palco hanno dato ufficialmente il via alla fiera gastronomico-commerciale.
Durante la serata inaugurale della manifestazione, il sindaco Corrado Marchisio ha ricordato tutti coloro che hanno collaborato all’organizzazione di questo imperdibile appuntamento con queste parole:
“Una grande macchina al servizio dell’accoglienza: camerieri, responsabili di sala, tecnici, segretari, artigiani, ognuno con il proprio talento e con la propria disponibilità, che di anno in anno ci premia e continua a far crescere questo evento. Il segreto principale resta il porro di Cervere, un prodotto la cui perfezione è gestita in modo maniacale, perfetto nel gusto e nella bellezza“.
Gli oltre trecento volontari, guidati dall’organizzazione della Pro Loco Amici di Cervere, hanno contribuito all’organizzazione di ben 15 appuntamenti gastronomici che si terranno nel corso di due settimane, durante le quali, sono attesi migliaia di visitatori, con una previsione di circa mille coperti a serata.
Quindici appuntamenti, nel corso di cui è possibile degustare, acquistare, conoscere e apprezzare il prelibato ortaggio.
Fiera del Porro di Cervere 2022: perché rappresenta un’eccellenza di qualità
Il porro di Cervere, cosiddetto “oro verde”, non è un semplice ortaggio, ma rappresenta qualcosa di più per le comunità locali.
Ecco cosa si legge in proposito sul sito ufficiale della manifestazione:
“Non è assimilabile in modo superficiale agli altri porri, ma se ne distingue sotto ogni punto di vista pur appartenendo formalmente alla medesima famiglia.
La lunghezza è del tutto differente: si passa da pochi centimetri a oltre un metro, differenza che affonda il merito all’interno di vari fattori: le caratteristiche intrinseche del Porro Cervere; il lavoro manuale e l’esperienza di coloro i quali lo coltivano; il terreno entro il quale affonda le radici; il microclima della valle cerverese.
Il profumo è una poesia nuova: inizia ad aleggiare nell’aria fin da metà ottobre, permeando l’atmosfera cerverese per creare il giusto contesto della festa. Ed è un profumo che nulla ha a che vedere con il porro tradizionale, dal quale si differenzia per le note ben più delicate. E poi c’è il gusto, altro elemento sul quale c’è poco da discutere: occorre assaggiare.
A quel punto la differenza tra il comune porro e il Porro Cervere sarà conclamata, evidente, clamorosa. Non sarà più possibile alcuna confusione. E tutto ciò senza nemmeno aver detto, scritto o letto alcuna parola. I terreni di Cervere ove si coltiva questo ortaggio hanno caratteristiche pedologiche particolari, cioè sono composti da limo, sabbia fina e calcare; questa combinazione è abbastanza rara in natura. Il porro in questi siti acquista un sapore dolce, gradevole al palato ed è più digeribile”.
Durante la serata inaugurale del 12 novembre, il primo cittadino di Cervere, Corrado Marchisio, non ha nascosto la sua felicità per essere tornati dopo due anni ad organizzare quest’apprezzata manifestazione che è, a tutti gli effetti, “l’espressione più autentica del valore di comunità, di condivisione che la Fiera del Porro ha sempre rappresentato e restituito. Riportiamo le lancette del tempo al 2019 con la consapevolezza di aver imparato qualcosa, soprattutto colto appieno la responsabilità e il valore di essere comunità che in questa edizione concretizziamo con il rafforzamento dei nostri gemellaggi.
Come testimonia la serata il Porro di Cervere incontra le eccellenze di un territorio che coinvolge comuni di rilievo come Mondovì, Savigliano, ma anche Moncalieri. Un momento di aggregazione che in 37 minuti ha richiamato oltre 950 prenotazioni per la serata che si svolgerà il 25 novembre. Un successo, merito di una costante attenzione alla qualità del cibo, del servizio, dell’esperienza e naturalmente del nostro prodotto principe, il Porro Cervere, coltivato sapientemente dai nostri produttori, accompagnati con dedizione e professionalità dal Consorzio di Tutela e Valorizzazione”.